Salute

Giornata della salute, l'appello: "800 miliardi in armi? Servivano alla sanità. Il sistema sta diventando come in Usa"

2025-04-07

Autore: Sofia

Napoli, 7 apr. - Il musicista e compositore Roberto De Simone è morto all'età di 91 anni, lasciando un'impronta indelebile nel panorama culturale italiano e nello studio della musica tradizionale campana. La sua scomparsa, avvenuta il 6 aprile, segna la fine di un'era per la musica popolare, di cui De Simone è stato uno dei più illustri sostenitori.

Fondatore della Nuova Compagnia di Canto Popolare nel 1967, De Simone ha contribuito in modo significativo alla riscoperta e valorizzazione del patrimonio culturale partenopeo. La sua opera più famosa, 'La gatta Cenerentola', ha avuto un successo straordinario, rappresentando oltre 175 volte nei primi due anni dopo la sua creazione e conquistando il pubblico internazionale. L'opera, ispirata alla fiaba di Giambattista Basile, è divenuta un simbolo della rinascita della musica tradizionale in un contesto moderno.

In Italia, la situazione della salute pubblica è preoccupante. Secondo i dati presentati alla Giornata mondiale della salute, il 90% degli adolescenti tra gli 11 e i 15 anni non pratica attività sportiva quotidiana. La situazione è ancora più grave per i più giovani: un bambino su cinque tra gli 8 e i 9 anni è in sovrappeso e il 14% dei bambini sotto i 3 anni frequenta un asilo pubblico. Questi numeri risaltano l'urgenza di intervenire a favore della salute pubblica e il miglioramento delle abitudini alimentari e di attività fisica.

Il 8 aprile, a Roma, è in programma un convegno organizzato dalla Rete italiana città sane – OMS, dedicato alla promozione di politiche integrate per la salute. Il presidente della rete, Lamberto Bertolè, ha evidenziato che è fondamentale costruire relazioni efficaci tra le istituzioni e la comunità. Le città hanno un ruolo chiave nel promuovere la salute e il benessere attraverso politiche che affrontino le disuguaglianze territoriali.

Nel contesto attuale, spicca la richiesta di "800 miliardi in armi" mentre le risorse per la sanità sono sempre più limitate. È inaccettabile che le priorità del Paese siano squilibrate e che una così alta cifra venga destinata a spese militari piuttosto che alla salute pubblica, specialmente in un momento in cui le strutture sanitarie sono insufficienti e i posti letto negli ospedali sono in calo.

De Simone, con la sua visione artistica e sociale, ha sempre enfatizzato l'importanza della cultura e dell'educazione per il miglioramento della società. La sua eredità ci invita a riflettere su come possiamo rivitalizzare la salute culturale e fisica del nostro Paese, creando un futuro dove la salute per tutti diventi una realtà.