Google Sotto Attacco: Licenziamenti nella Sezione Platforms and Devices!

In un'ennesima ondata di tagli che scuote il mondo della tecnologia, Google ha annunciato il licenziamento di centinaia di dipendenti all'interno della sua divisione Platforms and Devices, responsabile per gli iconici prodotti consumer come Android e Chrome. Secondo quanto riportato da The Information, questa ristrutturazione era un evento atteso, legato all'unificazione dei team hardware e software.

Ristrutturazione Tattica: Un Futuro Incerto per molti!

La divisione Platforms and Devices non è solo un'etichetta; è il fulcro di varie settori strategici per Google, tra cui il celebre hardware Pixel, Nest e molto altro. La motivazione dietro questa ristrutturazione? Ottimizzare l'efficienza operativa in un mercato sempre più competitivo.

Una Fusione con Conseguenze: Ruoli Ridondanti e Licenziamenti Inevitabili!

Il 2023 ha segnato un cambiamento drastico nella struttura di Google: i teams di Android e Chrome OS si sono fusi in un'unica entità guidata da Rick Osterloh. Se da un lato si cerca di migliorare la coesione, dall'altro gli effetti collaterali includono sovrapposizioni e posizioni ridondanti.

Segnali Preoccupanti: Licenziamenti già all'orizzonte!

I segnali di allerta erano già emersi all'inizio dell'anno con l'introduzione di un programma di uscita volontaria. Ora, però, siamo arrivati ai licenziamenti veri e propri, con previsioni che parlano di centinaia di dipendenti espulsi, un trend purtroppo in linea con la scia di migliaia di posti di lavoro eliminati nel 2023.

La Voce di Google: Un Riorientamento Necessario!

Un portavoce dell'azienda ha spiegato: "Dalla creazione della divisione Platforms and Devices, abbiamo mirato a diventare più agili e ottimali. Questo ha comportato inevitabilmente alcune riduzioni di personale, insieme a un programma di uscita volontaria lanciato a gennaio."

Il Duro Ritorno alla Realtà nel Settore Tech!

Il 2023 è già stato segnato da uno dei più significativi round di licenziamenti nella storia di Google, con 12.000 posti di lavoro eliminati. Da allora, aggiornamenti sui tagli continuano a presentarsi, seguendo una tendenza settoriale a ricalibrare le forze lavoro dopo anni di espansione e crescita durante la pandemia.