
Groenlandia sotto la lente di Trump: l'acquisizione è un sogno o una realtà?
2025-04-03
Autore: Maria
La Casa Bianca ha avviato un'analisi sui costi e le modalità di un’eventuale acquisizione della Groenlandia, un territorio autonomo sotto il controllo danese. Questa iniziativa segna la nuova fase delle ambizioni del presidente Donald Trump, noto per le sue dichiarazioni provocatorie. Ma può davvero annetterla? L'idea ha già suscitato indignazione internazionale e una netta opposizione da parte della Danimarca.
"La prenderemo al 100%" afferma Trump
Trump ha ripetutamente manifestato la sua determinazione ad acquisire la Groenlandia. Intervistato dalla NBC News, ha dichiarato: "La prenderemo al 100%, e non scarto l'uso della forza". Questa ambizione potrebbe sembrare fantasiosa, ma è supportata da un'analisi economica approfondita dai funzionari statunitensi che valutano le potenzialità del territorio, insieme ai costi necessari per fornire servizi ai residenti.
Il governo danese mantiene un controllo significativo, comprese finanze, politica estera e difesa, e ha risposto con fermezza all'idea di cessione della Groenlandia. La premier danese, Mette Frederiksen, ha ribadito l'impegno di Copenhagen verso l'isola, sostenendo che non c'è alcuna intenzione di rinunciare al territorio danese.
Le reazioni dalla Groenlandia
Anche i leader groenlandesi hanno espresso il loro rifiuto all'idea di annessione. Jens-Frederik Nielsen, il nuovo primo ministro groenlandese, ha esortato a mantenere la dignità e l'unità, affermando con fermezza: "La Groenlandia è nostra".
Strategie e preoccupazioni militari
L'interesse di Trump per la Groenlandia va oltre il suo valore economico; l'isola rappresenta una posizione strategica cruciale nell'Artico. Sede della base aerea di Pituffik, la Groenlandia è vista come un punto chiave per le operazioni militari statunitensi. In un contesto di crescente presenza russa e cinese nell'Artico, il vicepresidente JD Vance ha criticato la gestione danese e ha sottolineato che gli Stati Uniti potrebbero essere un partner migliore.
Il governo danese, nel frattempo, sta intensificando le sue difese, investendo quasi 2 miliardi di euro in nuove navi da combattimento e migliorando le capacità di sorveglianza.
Cosa succederebbe in caso di conflitto?
Se le ambizioni di Trump dovessero concretizzarsi in una vera e propria strategia di annessione, ciò scatenerebbe una crisi senza precedenti all’interno della NATO. L’Articolo 5 della NATO, che considera un attacco a uno Stato membro come un attacco a tutti, non è stato pensato per affrontare un conflitto interno tra alleati. Ciò solleverebbe interrogativi su come reagirebbero i membri dell'alleanza in caso di un’eventuale aggressione statunitense contro un altro membro come la Danimarca.
Già in passato, eventi simili hanno portato a tensioni, come il conflitto tra Grecia e Turchia nel 1974, quando la NATO non intervenne direttamente. Se gli Stati Uniti dovessero agire militarmente contro la Groenlandia, le ripercussioni potrebbero essere devastanti, non solo per i rapporti tra la Danimarca e gli Stati Uniti, ma anche per l'intera stabilità geopolitica nell'Artico e oltre. In questo scenario, le tensioni già esistenti nella regione potrebbero degenerare in un conflitto aperto, con esiti difficili da prevedere.