Il Parlamento ucraino ha appena approvato un bilancio storico per il 2025, dedicando ben 50 miliardi di euro - che rappresentano il 60% delle spese totali - alla difesa e alla sicurezza nazionale. Questa decisione sta avvenendo in un contesto di continua aggressione russa, con imponenti conseguenze su tutta la nazione. Il primo ministro Denys Shmyhal ha confermato su Telegram: "Ogni centesimo raccolto dai cittadini e dalle aziende nel prossimo anno sarà destinato alla difesa e alla sicurezza del nostro Paese". Nella bozza di bilancio, è previsto un deficit impressionante del 19,4% del PIL per l'anno a venire. Le spese straordinarie, necessarie per far fronte a quasi tre anni di conflitto, sono garantite grazie ai finanziamenti esterni da parte degli alleati occidentali e delle organizzazioni internazionali, con Kiev che stima di avere bisogno di 34,5 miliardi di euro in aiuti esterni, cifra leggermente inferiore a quella del 2024 e congruente con le previsioni del Fondo Monetario Internazionale. Dall'inizio della guerra, l'Ucraina ha ricevuto aiuti finanziari che ammontano a 88 miliardi di euro, secondo i dati pubblicati da Kiev a fine agosto.

Monsignore Visvaldas Kulbokas, nunzio apostolico a Kiev, ha sottolineato l'importanza della Santa Sede nel promuovere la pace, affermando: "Anche senza un esercito, la Santa Sede può e deve fare qualcosa per risolvere questo conflitto". Ha fatto riferimento alla missione di pace promossa dal Papa, con il cardinale Matteo Zuppi, che presiederà una messa per la pace in Ucraina. Kulbokas ha evidenziato l'importanza della missione, che si propone di realizzare obiettivi umanitari come il rimpatrio di bambini e la liberazione dei prigionieri, necessari per mantenere vivi i canali di dialogo.

In un'importante riunione a Varsavia per commemorare i mille giorni dall'invasione russa, i ministri degli Esteri di Francia, Germania, Italia, Polonia, Spagna e Regno Unito hanno concordato sulla necessità di aumentare le spese per la difesa oltre il 2% del PIL. Hanno dichiarato che la sicurezza collettiva è più minacciata che mai, esprimendo allerta contro gli attacchi sistematici della Russia e la sua crescente alleanza con partner come l'Iran e la Corea del Nord.

In particolare, l'Onu ha rivelato dati agghiaccianti sulla situazione dei bambini in Ucraina: ogni settimana si registrano almeno 16 vittime tra i più giovani, e dall'inizio dell'invasione russa, almeno 659 bambini sono stati uccisi e 1.747 feriti. "Il tributo pagato dai bambini in Ucraina è inaccettabile", ha affermato Catherine Russell, direttore generale dell'Unicef. L'inverno sta per arrivare ed i bambini continuano a soffrire ovunque, privati di beni fondamentali come acqua e cibo, mentre le scuole e le strutture sanitarie sono bersaglio di attacchi indiscriminati. Con quasi 1.500 scuole e 662 strutture sanitarie danneggiate, la paura è diventata parte integrante della vita quotidiana per milioni di bambini in Ucraina. La community internazionale è chiamata all'azione per portare aiuti e garantire una vita dignitosa e sicura per i più vulnerabili.