Tregua Scaduta e Spannimenti di Attacchi

La tregua pasquale di 30 ore, proclamata da Vladimir Putin, è ormai giunta al termine senza possibilità di proroga. Le accuse di violazione della tregua da parte di Mosca e Kiev si sono susseguite, aumentando le tensioni nel conflitto.

Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha denunciato che durante la tregua le forze russe hanno compiuto oltre 2.000 violazioni. In risposta, ha proposto un’estensione della tregua di ulteriori 30 giorni per fermare gli attacchi contro obiettivi civili.

Trump e La Speranza di un Accordo

Nel frattempo, il presidente statunitense Donald Trump ha espresso ottimismo per raggiungere un accordo tra Mosca e Kiev entro questa settimana. "Se le parti giungeranno a un'intesa, inizieranno a prosperare attraverso opportunità commerciali con gli Stati Uniti," ha affermato.

La Situazione sul Fronte: Rischi e Novità

Nonostante il cessate il fuoco, le violenze non mostrano segni di diminuzione. Zelensky ha riferito che le forze russe hanno intensificato i bombardamenti, denunciando ben 387 bombardamenti in poche ore dopo l'inizio della tregua.

In aggiunta, la Russia ha annunciato il dispiegamento di missili Oreshnik in Bielorussia, un passo che alza ulteriormente il livello di preoccupazione tra le nazioni europee.

La Reazione Internazionale: Nuove Sanzioni per Mosca?

Gli Stati Uniti stanno considerando nuove sanzioni contro la Russia, mantenendo la pressione su Mosca per rispettare gli accordi di pace. Il Dipartimento di Stato ha dichiarato che accoglierebbe favorevolmente un'estensione della tregua, ma il Cremlino ha negato ogni possibilità di proroga.

La Voce del Patriarca e Le Speranze di Pace

Durante le celebrazioni pasquali, il patriarca Kirill ha lanciato un appello per una pace duratura nelle "ampie distese della Rus' storica", esprimendo il desiderio di unità tra Russia, Ucraina e Bielorussia.

Il conflitto continua a deviare dalla ricerca di una soluzione pacifica, mentre le stragi di civili e gli scontri sul campo di battaglia rimangono una tragica realtà.