Guerra Israele - Hamas: Aggiornamenti allarmanti del 15 dicembre
2024-12-16
Autore: Luca
La situazione a Gaza continua a deteriorarsi, con nuovi attacchi aerei israeliani che hanno colpito ieri una scuola utilizzata come rifugio per sfollati, causando la morte di almeno 12 persone, tra cui alcuni bambini. A Khan Yunis, il portavoce della Protezione civile, Mahmud Bassal, ha riportato che oltre 35 individui sono stati feriti a seguito dell'attacco, il quale ha coinvolto l'edificio scolastico Ahmed bin Abdul Aziz. L'esercito israeliano ha dichiarato di essere al corrente della notizia e sta effettuando verifiche.
In un contesto diplomatico teso, il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu ha affermato che Israele non intende avere conflitti con la Siria, nonostante le crescenti tensioni nella regione. Il ministero degli Esteri israeliano ha annunciato la chiusura della sua ambasciata in Irlanda, citando le politiche anti-israeliane del governo irlandese, come il riconoscimento di uno stato palestinese e il supporto ad iniziative legali contro Israele.
Almeno 14 persone sono morte e altre 30 sono rimaste ferite a causa di attacchi aerei israeliani su Gaza, riferiscono fonti palestinesi come Wafa e Al Jazeera. Tra i siti colpiti vi è stata una tenda per sfollati a Izbat Beit Hanoun, evidenziando l'impatto devastante della guerra su popolazioni civili. Un alto ufficiale di Hamas ha menzionato la possibilità di raggiungere un accordo sugli ostaggi e una tregua, se l'ex presidente Donald Trump riuscirà a mediare con Netanyahu. Intanto, migliaia di manifestanti in Israele stanno chiedendo il rilascio degli ostaggi tenuti nella Striscia di Gaza.
Sull'aspetto economico, l'inflazione in Israele è diminuita a novembre, ma rimane ancora sopra il target stabilito dal governo. Il tasso anno su anno è sceso al 3,4%, il più basso da luglio, ma sopra il range desiderato dell'1%-3%. Questa inflazione è attribuita ai problemi di approvvigionamento causati dalla guerra, mentre i prezzi di beni essenziali come l'acqua e l'elettricità sono previsti in aumento per il 2025.
In un clima così volatile, Netanyahu ha ribadito l'impegno di Israele a fermare il riarmo di Hezbollah e a proteggere la sicurezza del paese, esprimendo la necessità di adottare una politica chiara nei confronti della Siria. Le tensioni geopolitiche rimangono elevate, con Israele che continua a monitorare le attività militari dei suoi vicini.
La complessità della situazione e le conseguenze di questa guerra richiedono un'attenzione globale sempre maggiore, poiché il conflitto continua a infliggere gravi perdite umane e umanitarie in tutta la regione.