
Guerra Israele - Hamas: Aggiornamenti sul conflitto a Gaza del 26 marzo 2023
2025-03-26
Autore: Luca
Le tensioni continuano a intensificarsi tra Israeliani e Palestinesi, con Hamas che ha rilasciato un comunicato in cui afferma di "fare tutto il possibile per garantire la vita degli ostaggi". Tuttavia, avvertono che i bombardamenti casuali delle forze israeliane mettono a rischio i prigionieri. "Ogni tentativo dell'Idf di liberare i rapiti con la forza, porta a conseguenze tragiche", è stato aggiunto.
Il Primo Ministro Benyamin Netanyahu ha risposto alle accuse, sottolineando che "la pressione su Hamas aumenterà quanto più questa organizazzione continuerà a rifiutare il rilascio degli ostaggi", facendo riferimento a misure che potrebbero includere la conquista di territori.
Le proteste a Gaza sono esplose in diverse località, partendo dal campo di Beit Lahia nel nord, passando per Jabalia e arrivando fino a Khan Younis nel sud. Video sui social media mostrano i dimostranti invocare la cessazione della guerra e la rimozione di Hamas, definendoli "terroristi".
Le recenti dichiarazioni di Netanyahu alla Knesset hanno sollevato preoccupazioni. Ha affermato: "La democrazia non è in pericolo; il vero pericolo nasce dalla dominazione burocratica". Ha incolpato un "piccolo gruppo di burocrati" di voler monopolizzare il potere.
Al di fuori della Striscia di Gaza, questioni senza precedenti emergono, come il fermo di oltre 13 tonnellate di materiali d'armamento al porto di Ravenna, destinate a Israele. Il sequestro è avvenuto dopo che l'azienda intermediaria non era registrata presso il Ministero della Difesa. Questo si aggiunge a nuove polemiche e indagini.
Hamas ha intensificato le sue minacce, affermando che la vita degli ostaggi è in pericolo a causa dei bombardamenti israeliani. L'organizzazione islamista ha anche accusato Netanyahu di ingannare le famiglie dei prigionieri riguardo alla possibilità di riportarli a casa vivi.
L’ultimo bilancio, dopo gli attacchi israeliani, ha visto la morte di un giornalista giapponese, Mohammed Mansour, il quale era stato colpito da un missile nella sua casa di Khan Younis. La comunità internazionale per i diritti umani ha espresso profondo cordoglio per la crescente cifra di giornalisti uccisi durante il conflitto.
Riflettendo sull'interesse per la stabilità regionale, comunicazioni dalle Nazioni del Golfo, con il presidente degli Emirati Arabi Uniti, hanno riguardato la necessità di garantire un cessate il fuoco e un costante flusso di aiuti umanitari a Gaza.
La commissaria europea Hadja Lahbib ha denunciato gli attacchi agli ospedali e al personale sanitario nella regione, sottolineando l'importanza di rispettare il diritto internazionale e garantire la protezione dei civili.
Le condizioni nel campo di Gaza stanno raggiungendo un punto di rottura. Gli sfollati, che vivono in condizioni di estrema privazione, mostrano segni crescenti di rabbia verso entrambe le parti coinvolte nel conflitto. Questo si riflette nelle manifestazioni, in cui i palestinesi chiedono una fine immediata alle ostilità.
Con il conflitto destinato a continuare, la comunità internazionale è chiamata a intervenire con urgenza per facilitare un dialogo e trovare una soluzione duratura al conflitto.