Un violento raid aereo è attualmente in corso sulla capitale yemenita Sana'a, sotto il controllo dei ribelli Houthi. Testimoni riferiscono di esplosioni che illuminano il cielo della città, confermando la gravità della situazione.

Nella Striscia di Gaza, un attacco aereo israeliano ha colpito un edificio di fronte all'ospedale Kamal Adwan, causando la morte di almeno 50 palestinesi, tra cui tre membri del personale medico. Questo drammatico evento ha portato all'evacuazione di circa 75 pazienti, generando ulteriore preoccupazione per le condizioni sanitarie nella regione.

Il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale americana, John Kirby, ha dichiarato che "Hamas è l'ostacolo a un cessate il fuoco a Gaza" e ha confermato che le trattative sono in corso. Ha inoltre sottolineato che gli ospedali non dovrebbero diventare teatri di combattimento, esprimendo un forte appello alla protezione delle strutture sanitarie.

Un'altra notizia preoccupante riguarda la giornalista italiana Cecilia Sala, arrestata a Teheran. Secondo il ministro degli Esteri Antonio Tajani, Cecilia è in una cella di isolamento da una settimana, ma sta bene. Le autorità italiane stanno lavorando per garantirne il ritorno in patria.

In Siria, la situazione politica è tesa con la caduta del regime di Bashar al-Assad, che ha cercato rifugio a Mosca. Il suo governo, al potere dal 2000, è accusato di gravi crimini di guerra e crimini contro l'umanità, e i ribelli jihadisti stanno festeggiando avendo conquistato terrore e controllo su Damasco.

A livello internazionale, i ministri francesi della Difesa e degli Affari Esteri sono attesi in Libano per incontri con le autorità locali e i soldati francesi della missione Unifil. Sebastien Lecornu e Jean-Noel Barrot discuteranno la situazione della sicurezza nella regione, in un momento di crescente tensione e instabilità.

Per quanto riguarda il conflitto tra Israele e Hamas, Kirby ha sottolineato che "siamo molto vicini" a un potenziale accordo sul rilascio degli ostaggi e sul cessate il fuoco, ma ha evidenziato come Hamas continui a porre ostacoli significativi. Le dichiarazioni del segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, su questa escalation di violenze sono state accolte con indignazione dal governo israeliano, che ha insistito sulla legittimità della propria autodifesa contro i bombardamenti degli Houthi, a fronte delle recenti dichiarazioni di preoccupazione internazionale.

Il ministero degli Esteri giordano ha fortemente condannato l'attacco aereo israeliano contro l'ospedale a Gaza, definendo l’evacuazione forzata di pazienti e medici come un "crimine di guerra atroce". Ha invocato la comunità internazionale a prendere una posizione decisiva per fermare l'aggressione israeliana e affrontare la crisi umanitaria in corso nella Striscia di Gaza.