
Guerra Israele - Hamas, le notizie di oggi sul conflitto a Gaza
2025-04-03
Autore: Luca
Il conflitto israelo-palestinese continua a causare gravi perdite umane. Oggi il bilancio delle vittime di un raid aereo israeliano su una ex scuola trasformata in rifugio per i profughi nella Striscia di Gaza è salito ad almeno 29 persone, di cui 18 bambini, secondo le ultime comunicazioni delle autorità palestinesi. Inoltre, anche in Siria si segnalano morti a causa dei bombardamenti israeliani, con un bilancio di nove civili uccisi nella provincia di Deraa.
Le azioni israeliane non si sono limitate alla Palestina; ieri, infatti, sono stati colpiti anche obiettivi militari nella capitale siriana, Damasco, e nei dintorni di Hama. Mentre nel sud del Libano un'operazione aerea israeliana ha portato all'uccisione di un membro di Hezbollah, confermato dalle Forze di Difesa israeliane (IDF).
In risposta agli sviluppi, Hamas ha annunciato di aver rifiutato l'ultima proposta di tregua avanzata da Israele, accompagnata da un progetto di scambio di ostaggi. Due funzionari di Hamas hanno dichiarato che le negoziazioni sono ostacolate da una mancanza di volontà da parte israeliana, richiedendo alla comunità internazionale di intervenire e fare pressione su Israele affinché accetti una soluzione.
Nel contesto della crisi, l'Inviato delle Nazioni Unite per la Siria, Geir Pedersen, ha condannato l'intensificarsi delle aggressioni israeliane sul territorio siriano, avvertendo dell'impatto destabilizzante che queste azioni possono avere sulla Siria, specialmente in un momento così fragile.
In un altro sviluppo, l'Ungheria ha avviato il processo per il ritiro dalla Corte Penale Internazionale, una decisione controversa che arriva dopo la pubblicazione di un mandato d'arresto contro il primo ministro israeliano Netanyahu, accusato di crimini di guerra. La mossa della Ungheria è stata criticata e considerata un tentativo di legittimare le azioni di Israele nella regione.
Nel frattempo, nuove ricerche suggeriscono che Hamas avrebbe manipolato le cifre riguardanti le vittime del conflitto, eliminando un numero significativo di morti dai suoi rapporti. Questo studio ha mostrato che nei dati di marzo sarebbero stati rimossi 3.400 decessi, tra cui 1.800 bambini, portando a interrogativi sull'affidabilità delle statistiche presentate dal gruppo.
Per quanto riguarda la comunità internazionale, la situazione rimane tesa. Mentre alcuni paesi adottano posizioni più forti a favore della Palestina, altri, come l'Ungheria, sembrano avvicinarsi a Israele, creando un clima di incertezza sui futuri sviluppi del conflitto. La comunità internazionale è quindi chiamata a rimanere vigile, poiché ogni movimento potrebbe influenzare la stabilità della regione e la vita di milioni di persone.