Mondo

Guerra Israele - Hamas: Ultime Notizie del 15 Ottobre sui Fronte Libano e Iran

2024-10-15

Autore: Luca

Nelle ultime ore, la situazione in Medio Oriente continua a deteriorarsi, con sviluppi critici a seguito della conversazione tra il presidente statunitense Joe Biden e il premier israeliano Benyamin Netanyahu. Secondo fonti vicine alla Casa Bianca, è probabile che Israele attacchi l'Iran prima delle elezioni americane del 5 novembre, per non apparire debole di fronte a Teheran.

Un grave attacco ha colpito un'autostrada nel centro di Israele, dove un uomo ha aperto il fuoco all'incrocio della Route 4, ferendo cinque persone, tra cui un poliziotto che ha perso la vita. Il terrorista è stato neutralizzato dalle forze di sicurezza. In risposta, colpi di artiglieria israeliani hanno inferto un colpo pesante alla Striscia di Gaza, causando almeno 13 decessi in diverse operazioni notturne, inclusa una tragica esplosione nel campo profughi di Jabalia, che ha distrutto una casa e provocato diverse vittime.

In un contesto di crescente tensione, la premier italiana Giorgia Meloni ha annunciato piani di visita in Libano, mentre il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, si prepara a recarsi in Israele e Palestina nel corso della prossima settimana. Meloni ha sottolineato la necessità di un dialogo aperto tra tutte le parti coinvolte, affermando che il riconoscimento della Palestina non risolverebbe da solo la crisi attuale e che l’Europa dovrebbe svolgere un ruolo chiave nella promozione della pace attraverso un processo politico concreto.

Proseguendo il dibattito, la presidente del Consiglio ha chiesto la massima sicurezza per i militari italiani impegnati nella missione Unifil in Libano, avvertendo che un ritiro unilaterale delle forze israeliane potrebbe compromettere la credibilità dell'ONU e della missione stessa. Nonostante le pressioni, Meloni ha ribadito il supporto per la risoluzione 1701 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.

A livello internazionale, il gruppo filo-palestinese Samidoun è stato designato come organizzazione terroristica dal Dipartimento del Tesoro americano e dal governo canadese, per il suo legame con il Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina (FPLP). Questa mossa ha sollevato ulteriori preoccupazioni riguardo alla sicurezza e alla dinamica geopolitica della regione.

Un dialogo telefonico tra il capo di stato maggiore della Difesa italiano, generale Luciano Portolano, e il suo omologo israeliano, Herzi Halevi, ha evidenziato le sfide di sicurezza nel sud del Libano, dove Hezbollah continua a sfruttare le aree di operazione delle forze Unifil per attività terroristiche.

Sul fronte delle sanzioni, l’Iran ha interrotto i voli verso l’Unione Europea a causa delle nuove restrizioni imposte da Bruxelles e si è rifiutato di avallare le accuse di fornitura di missili alla Russia. Le relazioni tra Iran e Russia, già solide per la cooperazione militare, potrebbero subire ulteriori strascichi diplomatici a causa di queste tensioni.

Naim Qassem, vice segretario generale di Hezbollah, ha correlato l'instabilità in Libano con il conflitto israelo-palestinese, evidenziando l'importanza di un cessate il fuoco a Gaza come punto cruciale per la stabilità regionale. La situazione resta critica e le potenze mondiali seguiranno da vicino gli sviluppi nel tentativo di evitare un’escalation del conflitto.