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Guerra Israele - Libano: Biden chiede diplomatici a Gaza e Libano. Netanyahu nel mirino del premier israeliano

2024-10-09

Autore: Sofia

Biden a Netanyahu: "Accordi diplomatici a Libano e Gaza"

Il Presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha tenuto una conversazione con il Primo Ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, sottolineando l'importanza di stabilire accordi diplomatici per garantire la sicurezza sia per i civili libanesi che per quelli israeliani. Durante la chiamata, Biden ha ribadito il diritto di Israele di proteggere i propri cittadini dopo l'intensificazione degli attacchi missilistici da parte di Hezbollah, esprimendo preoccupazione per le conseguenze sui civili nel Libano meridionale.

Inoltre, i due leader hanno discusso dell'urgenza di rinnovare la diplomazia relativa a Gaza, in particolare sulla liberazione degli ostaggi ancora detenuti da Hamas. Biden ha avvertito che un accesso ristabilito al nord di Gaza è fondamentale per alleviare le condizioni umanitarie della popolazione palestinese, suggerendo l'attivazione immediata di un corridoio attraverso la Giordania.

"Sono necessarie azioni per ridurre la sofferenza umana e facilitare il ritorno della stabilità in queste regioni", ha dichiarato Biden, mentre Netanyahu ha promesso misure adeguate per affrontare le minacce alla sicurezza israeliana.

"Sinwar è vivo e a Gaza"

Il delegato della Casa Bianca per il Medio Oriente, Brett McGurk, ha rivelato che il leader di Hamas, Yahya Sinwar, è vivo e probabilmente si trova in un tunnel sotterraneo a Gaza. Secondo le valutazioni degli Stati Uniti, Sinwar sarebbe in grado di prendere decisioni vitali riguardo alla situazione e agli ostaggi.

I funzionari statunitensi ritengono che un accordo per il rilascio degli ostaggi potrebbe mettere fine immediatamente alla guerra, se Sinwar fosse disposto a collaborare. Tuttavia, la situazione continua a rimanere molto tesa, e la Casa Bianca si mostra cauto riguardo alle prospettive di una soluzione diplomatica.

Conversazione "onesta e produttiva"

La portavoce della Casa Bianca, Karine Jean-Pierre, ha descritto la telefonata tra Biden e Netanyahu come "onesta e produttiva". I due leader si sono espressi anche riguardo alla risposta israeliana all'attacco missilistico iraniano del primo ottobre, che continua a creare preoccupazione nella regione.

In merito alla situazione in Libano, la Casa Bianca ha espresso il suo interesse per una risoluzione pacifica, mentre si registra un incremento dei combattimenti e delle tensioni tra le forze israeliane e Hezbollah.

Aggressione e controffensiva

In attesa di una reazione a livello internazionale, le autorità siriane hanno riferito di attacchi aerei israeliani che hanno causato vittime in Siria, mentre l’Iran ha minacciato di rispondere a ogni aggressione contro il suo territorio. Il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araqchi, è in procinto di discutere con i leader sauditi sul cessate il fuoco, un passo che potrebbe influenzare le dinamiche regionali.

Il clima di guerra ha comportato un impatto devastante sulla popolazione civile, con migliaia di sfollati e un numero crescente di vittime innocenti.

Il legame di Erdogan con i recenti avvenimenti

Il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, ha dichiarato che la Turchia prenderà tutte le misure necessarie per proteggere il paese dalle minacce israeliane. Ha fatto riflettere sul bilancio umano della guerra in corso, evidenziando la gravità della situazione umanitaria.

In questo contesto, 130 soldati israeliani hanno firmato una lettera in cui rifiutano di continuare a combattere a Gaza, affermando che proseguire le operazioni militari significherebbe condannare a morte gli ostaggi.

Bombardamenti continui su Gaza

Diverse vittime, tra cui un bambino, sono state segnalate a seguito di bombardamenti aerei israeliani su Gaza, in un'intensificazione del conflitto che ha già causato la morte di migliaia di persone. La situazione, già drammatica, richiede un urgente intervento umanitario.

"Se non viene ingaggiata immediatamente una diplomazia forte e coordinata, la regione può andare incontro a conseguenze catastrofiche", ha avvertito Antonio Guterres, Segretario Generale delle Nazioni Unite, richiedendo un cessate il fuoco immediato.