Mondo

Guerra Israele-Hamas: Aggiornamenti sul Libano e Iran – 22 novembre 2023

2024-11-22

Autore: Marco

Oggi, la situazione tra Israele e Hamas continua a intensificarsi, con dichiarazioni forti da parte degli attori coinvolti. Il generale Hossein Salami, capo delle Guardie Rivoluzionarie iraniane, ha dichiarato che i mandati di arresto emessi dalla Corte Penale Internazionale nei confronti del primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu e dell'ex ministro della Difesa Yoav Gallant rappresentano "la fine e la morte politica" di Israele. Questa affermazione è stata accolta da reazioni differenti in tutto il mondo: il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha condannato la decisione come "scandalosa" e Israele ha definito il mandato "antisemita". L'Olanda ha espresso la sua disponibilità a eseguire il mandato, mentre in Italia c'è un acceso dibattito politico. Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha dichiarato: "Sosteniamo la CPI, ma valuteremo con i nostri alleati", mentre il ministro della Difesa Guido Crosetto ha descritto i mandati come "assurdi".

Il premier ungherese Viktor Orban, attuale presidente di turno dell'Unione Europea, ha annunciato di voler invitare Netanyahu in segno di protesta contro il mandato di arresto.

Nel frattempo, le forze israeliane hanno effettuato nuovi raid nella periferia meridionale di Beirut, ordinando l'evacuazione di diversi quartieri, mentre già nella notte avevano richiesto l'evacuazione di altre zone nel sud del Libano. Questa escalation militare continua a preoccupare i paesi vicini e potrebbe avere conseguenze dirette sull'intera regione.

In un contesto umanitario drammatico, le panetterie di Gaza, che forniscono un'alimentazione fondamentale a centinaia di migliaia di palestinesi, sono vicine alla chiusura a causa della mancanza di farina e carburante. L'Ufficio delle Nazioni Unite ha lanciato un allerta riguardo allo sviluppo di saccheggi armati, evidenziando la crescente instabilità e il crollo dell'ordine pubblico. Il coordinatore umanitario per i Territori palestinesi occupati, Muhannad Hadi, ha sottolineato l'importanza di ripristinare la legge e l'ordine per facilitare la fornitura di aiuti essenziali.

In un'altra mossa controversa, il ministro della Difesa israeliano Israel Katz ha deciso di interrompere l'uso della detenzione amministrativa per i coloni, suscitando l'approvazione dei ministri di estrema destra, che vedono questa decisione come una misura di giustizia per gli insediamenti. Alcuni analisti avvertono che questa mossa potrebbe aumentare la violenza e la tensione nei territori occupati.

In relazione al conflitto attivo, è stata confermata la morte di un comandante della Jihad islamica palestinese in un attacco aereo a Gaza, evidenziando la continua violenza dalla parte israeliana.

L'Iran, dal canto suo, ha avvertito che ci sarà "una risposta" agli attacchi israeliani contro le sue strutture militari, affermando che ogni tentativo di colpire le strutture nucleari iraniane provocherà una dura ritorsione. In un contesto di crescente tensione, il ministro degli Esteri iraniano ha messo in guardia riguardo alla possibilità di un'espansione del conflitto che potrebbe coinvolgere tutti i Paesi della regione.

In un momento cruciale come questo, le implicazioni geopolitiche sono enormi, e gli occhi del mondo sono puntati su come si evolverà la situazione nei prossimi giorni.