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Guerra Ucraina - Russia, le news del 15 ottobre

2024-10-16

Autore: Sofia

Baltici, la guerra in Ucraina deve rimanere al centro delle preoccupazioni europee

Non possiamo permettere che la guerra di aggressione della Russia contro l'Ucraina diventi solo uno dei tanti temi in discussione. È tempo di agire: la Russia non si fermerà, e deve essere fermata. Queste le parole del viceministro degli Esteri lituano, Simonas Satunas, durante il consiglio Affari generali dell'Unione Europea tenutosi oggi in Lussemburgo. Satunas ha evidenziato l'importanza del sostegno a Kiev non solo per resistere all'aggressione russa, ma anche per implementare le riforme necessarie per un'eventuale adesione all'Unione Europea. Chiedendo unità, Satunas ha esortato i paesi europei a fornire un supporto decisivo all'Ucraina per rendere il suo percorso verso l'UE più veloce ed efficiente. Anche la segretaria parlamentare del ministero degli Esteri lettone, Dace Melbarde, ha sottolineato la necessità di affrontare le minacce ibride utilizzate dalla Russia, chiedendo una strategia comune tra le nazioni europee.

Rilasciato Alexeij Moskaliov, il padre condannato per un disegno anti-guerra della figlia

Oggi, Alexeij Moskaliov, un padre che era stato separato dalla figlia a causa di un disegno anti-guerra realizzato dalla sua bambina di 13 anni, è stato rilasciato dopo un anno e sette mesi di detenzione. La vicenda ha sollevato un’ondata di indignazione in Russia, evidenziando la repressione delle voci dissidenti. Moskaliov, condannato a quasi due anni di carcere per aver "screditato" l'esercito russo, è stato inizialmente arrestato dopo che la scuola della figlia aveva segnalato le sue critiche sui social media. La sua liberazione è stata accolta con gioia, e ha potuto riabbracciare la figlia Maria proprio davanti al campo di detenzione. La storia di Moskaliov è solo uno dei tanti casi di repressione dei diritti umani in Russia, poiché più di 1.000 persone sono state perseguite dal febbraio 2022 per aver criticato l'aggressione russa.

Kiev: arrestate Putin se si presenta al G20 in Brasile

Il procuratore generale dell'Ucraina, Andriy Kostin, ha chiesto al governo brasiliano di arrestare il presidente russo, Vladimir Putin, se parteciperà al prossimo G20 a Rio de Janeiro. "L'arresto di Putin sarebbe un segnale storico e fondamentale per la sicurezza internazionale", ha dichiarato Kostin, evidenziando che la Russia è sotto un mandato di arresto della Corte penale internazionale per crimini legati alla deportazione di bambini ucraini. L'appello di Kostin è una chiara indicazione della determinazione dell'Ucraina a far rispettare il diritto internazionale e a combattere contro l'impunità dei leader russi.

Dimissioni a sorpresa del presidente del Comitato Olimpico russo

Il presidente del Comitato Olimpico russo, Stanislav Pozdniakov, ha annunciato le sue dimissioni, una mossa inaspettata mentre il movimento olimpico russo cerca di adattarsi a un contesto difficile dove i suoi atleti sono stati esclusi dalle competizioni internazionali dal 2022. Pozdniakov, che ha ricoperto l'incarico dal 2018, ha menzionato la necessità di centralizzare la gestione sportiva e ha auspicato che il nuovo leader venga eletto in tempi brevi.

Le tensioni tra Polonia e Ucraina riemergono sui massacri della Volinia

Un nuovo conflitto tra Polonia e Ucraina si intensifica, con la Polonia che chiede la riesumazione delle vittime dei massacri della Volinia, avvenuti tra il 1943 e il 1945. Varsavia accusa i nazionalisti ucraini di aver sterminato circa 100.000 civili polacchi. Questa disputa potrebbe influenzare la candidatura dell'Ucraina all'Unione Europea, con timori da parte di Kiev riguardo a possibili utilizzi politici della questione da parte della Polonia.

Sanzioni UE contro l'Iran per il supporto alla Russia

L'Unione Europea ha imposto sanzioni all'Iran, accusato di fornire missili balistici alla Russia per la sua guerra contro l'Ucraina. La reazione di Teheran è stata di condanna, dichiarando il diritto sovrano della nazione alla cooperazione militare. Il numero di sanzionati raggiunge le 14 entità e individui, con l'UE che sta continuando ad attuare misure contro chi sostiene l'aggressione russa. La situazione geopolitica si complica ulteriormente con l'alleanza militare tra Iran e Russia, creando preoccupazione in Occidente.

Von der Leyen avverte: Proteggere l'Europa dalla guerra ibrida di Mosca e Minsk

La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha esortato gli Stati membri a una risposta unitaria e forte contro le "guerre ibride" lanciate da Russia e Bielorussia, in particolare riguardo all'utilizzo dei migranti come arma. Von der Leyen ha sottolineato l'importanza di una forte azione diplomatica e di un approccio armonizzato nella gestione dei visti per garantire la sicurezza dell'Europa.

Questa continua escalation di tensioni e di nuove richieste da parte di diverse nazioni evidenziano quanto la situazione in Ucraina rimanga critica, richiedendo un'attenzione costante da parte della comunità internazionale.