Oggi, le notizie dal fronte ucraino rivelano che le perdite russe nella regione di Kursk sono salite a oltre 38.000 soldati, una cifra annunciata dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky. In un post su X, Zelensky ha dichiarato: "Da cinque mesi operiamo nella regione di Kursk, mantenendo una zona cuscinetto sul territorio russo e distruggendo il loro potenziale militare. Le truppe nemiche hanno subìto perdite devastanti, con circa 15.000 soldati uccisi".

Zelensky ha anche fatto notare che i russi hanno schierato le loro unità di elite a Kursk, incluso personale proveniente dalla Corea del Nord. Questo, secondo il presidente ucraino, limita la capacità della Russia di reindirizzare le sue forze verso altri fronti, come Donetsk, Sumy, Kharkiv o Zaporizhzhia. Ha inoltre espresso gratitudine per i combattenti ucraini, che stanno difendendo la nazione e mantenendo viva la speranza di sicurezza e stabilità.

Nel frattempo, la guerra continua a infliggere danni alle infrastrutture, con Kiev che accusa le truppe russe di attacchi mirati alla rete elettrica, causando blackout e gravi danni. Questo ha sollevato preoccupazioni sui potenziali scenari di escalation al confine con l'Europa, con Newsweek che ha pubblicato mappe che delineano possibili nuovi fronti di conflitto.

Nonostante il supporto costante da parte della popolazione per Zelensky, un recente sondaggio ha rivelato un significativo calo della sua popolarità, con solo il 52% degli ucraini che affermano di fidarsi ancora di lui, una diminuzione rispetto al 77% dell'anno scorso. L'indice si mantiene alto nelle regioni occidentali, ma è molto più basso nell'est e nel sud, i principali scenari di combattimento.

L'esercito ucraino ha annunciato che le operazioni a Kurakhove, una città cruciale nell'est del Paese, stanno continuando, dopo che Mosca ha dichiarato di aver conquistato la zona. Le forze ucraine riportano combattimenti attivi e affermano di aver respinto diversi attacchi russi. Questo è particolarmente importante perché Kurakhove, che una volta ospitava 18.000 abitanti, è strategicamente rilevante per la sua centrale elettrica e le sue risorse naturali, inclusi i depositi di litio.

In una nota cruciale per il futuro agricolo dell'Ucraina, il Programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo ha avvertito che lo sminamento dei terreni è essenziale per la ripresa economica del paese, considerando la crescente minaccia di ordigni inesplosi.

Infine, il presidente russo Vladimir Putin ha celebrato il Natale ortodosso con i militari a Mosca, enfatizzando l'importanza delle tradizioni familiari. Nel mentre, sono continuate le notizie preoccupanti dal fronte, con un rapporto che stima che circa 15.000 soldati russi siano stati uccisi e 23.000 feriti in cinque mesi di combattimenti in Kursk. I militari ucraini hanno anche distrutto significativi asset della Russia, inclusi 104 carri armati e oltre 800 droni. La determinazione del popolo ucraino si conferma, nonostante i gravi rischi e la devastazione che scuote la nazione.