La scrittrice sudcoreana Han Kang ha fatto la storia diventando la prima donna del suo paese a vincere il Nobel per la Letteratura, un riconoscimento che rappresenta un momento fondamentale per la letteratura coreana. L'Accademia di Svezia ha premiato Han Kang "per la sua intensa prosa poetica che esplora i traumi storici attraverso la fragilità della vita umana". L'annuncio è arrivato mentre l'autrice, 53 anni, stava cenando con suo figlio.

Il premio le sarà ufficialmente conferito il 10 dicembre a Stoccolma, mentre il suo romanzo chiave, 'La vegetariana', continua a generare interesse globale. Questo libro, che ha vinto il Man Booker International Prize nel 2016, narra la storia di Yeong-hye, una donna che decide di smettere di mangiare carne e intraprendere un percorso di trasformazione radicale, rifiutando la società in cui vive. Questo romanzo non solo esplora il concetto di libertà personale, ma rappresenta anche una critica alla violenza della società patriarcale.

Han Kang non è solo un'autrice innovativa, ma è anche una figura attiva nel panorama culturale contemporaneo. Il suo ottavo romanzo, 'Non dico addio', è atteso in Italia il 5 novembre e segue una storia intima e dolorosa di perdita. Questo libro ha già ricevuto il Prix Médicis Étranger in Francia e si configura come un racconto contemplativo e profondo sul legame tra vita, morte e memoria.

Oltre alla sua opera narrativa, Han Kang ha anche collaborato con artisti di teatro per portare le sue storie sul palcoscenico. Un adattamento de 'La vegetariana' sarà presentato a Bologna e Roma nei prossimi mesi, riflettendo l'impatto della sua scrittura che continua a ispirare molteplici forme d'arte.

Han Kang è anche riconosciuta per la sua abilità di dare voce ai temi del dolore e della memoria, come dimostra il suo libro 'Atti Umani', dove affronta il massacro di Gwangju del 1980, un evento tragico che ha segnato la storia della Corea del Sud. Questi eventi autobiografici e storici sono alla base della sua narrativa, che unisce la poesia e la denuncia sociale.

Nata il 27 novembre 1970 a Gwangju, Han Kang si è trasferita a Seoul all'età di nove anni. La sua educazione in letteratura coreana presso la Yonsei University ha influenzato profondamente il suo lavoro. Con diverse opere in circolazione e un crescente riconoscimento internazionale, Han Kang rappresenta oggi una voce fondamentale nel panorama letterario globale, portando la cultura sudcoreana a nuovi livelli di visibilità.

La sua posizione come diciottesima donna a ricevere il Nobel per la Letteratura su un totale di 121 laureati non solo celebra il suo talento, ma anche l'emergere di nuove voci femminili nella letteratura mondiale.