
Helsinki alza la guardia: spese militari al 3%, stop a bando mine anti-uomo
2025-04-01
Autore: Francesco
La Finlandia ha deciso di aumentare le spese per la difesa al 3% del proprio Prodotto Interno Lordo (Pil) e si prepara a ritirarsi dalla Convenzione di Ottawa del 1997, che vieta l'uso delle mine anti-uomo. Questa decisione rappresenta un'ulteriore reazione alle tensioni in corso a causa dell'invasione dell'Ucraina e della crescente minaccia russa, intervenuta in seguito a consultazioni tra il presidente della Repubblica e il Comitato ministeriale per la sicurezza e la politica estera.
Il primo ministro finlandese, Petteri Orpo, ha dichiarato che, sebbene la Finlandia non si trovi di fronte a una minaccia immediata, ritirandosi dalla Convenzione sarà possibile affrontare i cambiamenti del contesto di sicurezza con maggiore flessibilità. In pratica, questo significa che Helsinki, con il suo lungo confine di 1300 chilometri con la Russia, potrebbe riprendere le scorte di mine per prepararsi a eventuali necessità difensive.
Negli ultimi tempi, anche la Polonia e i Paesi baltici hanno annunciato decisioni simili, seguendo lo stesso percorso di revisione delle loro politiche di difesa. I ministri della Difesa di queste nazioni hanno citato un aumento significativo delle minacce militari provenienti dalla Russia e dalla Bielorussia come motivazione per ritirarsi dalla Convenzione. Dall'altra parte, la Norvegia ha dichiarato che non ha intenzione di abbandonare il trattato e ha manifestato dispiacere per la scelta dei suoi vicini.
Sari Essayah, ministro dell'Agricoltura e delle Foreste della Finlandia, ha affermato: "Utilizzeremo le mine in modo responsabile, ma è un deterrente di cui abbiamo bisogno". È importante notare che la Finlandia ha firmato la Convenzione nel 2012, diventando l'ultimo Stato dell'Unione Europea a farlo e distruggendo da allora un milione di mine anti-uomo. Ora, la decisione di uscire dovrà passare attraverso il Parlamento, dove è altamente probabile che venga approvata.
Sul fronte delle spese militari, il premier Orpo ha annunciato un incremento di tre miliardi di euro, elevando la spesa dal 2,41% al 3% del Pil entro il 2029. Il presidente, Alexander Stubb, ha dichiarato su X che questa misura è parte del contributo finlandese per una maggiore responsabilità dell'Europa in materia di difesa. Inoltre, la Svezia ha recentemente comunicato un piano simile per aumentare la spesa militare al 3,5% del Pil entro un decennio, sottolineando la crescente preoccupazione per gli sviluppi geopolitici nella regione.