Scienza

Hera in partenza verso Dimorphos: scoperte rivoluzionarie in arrivo!

2024-10-02

Autore: Marco

Hera è pronta a decollare verso il suo obiettivo straordinario. Questa missione, un capolavoro della difesa planetaria lanciato dall'ESA in tempi record, rappresenta la fase due della collaborazione AIDA (Asteroid Impact and Deflection Assessment) avviata con la NASA. Il cuore della missione è visitare il sistema asteroide Didymos, insieme al suo satellite Dimorphos. Ricordiamo che Dimorphos ha già fatto notizia quando il 27 settembre 2022 è stato colpito dalla sonda DART della NASA, in quello che è stato il primo tentativo di deviare un asteroide. Hera avrà il compito di monitorare gli effetti di quell'impatto, analizzando il cratere creato da DART e comprendendo come questo intervento umano ha influenzato il sistema binario.

Il lancio della sonda Hera è fissato per il 7 ottobre e avverrà da Cape Canaveral, con una finestra di lancio di circa 20 giorni. L’arrivo a Didymos è previsto per la fine del 2026. Questa missione non è solo un'impresa scientifica, ma un traguardo di innovazione che porterà l'Italia a essere attore di primo piano nella ricerca spaziale.

L'Italia, infatti, gioca un ruolo fondamentale in questa missione. Diverse aziende italiane hanno contribuito in modo significativo. Avio ha progettato il sistema di propulsione, mentre OHB Italia ha gestito l'elettronica di potenza. Leonardo ha avuto la responsabilità di integrare i pannelli fotovoltaici, e le aziende TSD-Space e Optec spa hanno sviluppato la videocamera per riprendere il dispiegamento dei CubeSat Milani e Juventas, che sono i primi a esplorare da vicino un asteroide. Il CubeSat Milani è dedicato al matematico Andrea Milani, che ha svolto un ruolo fondamentale nel calcolo della probabilità di impatto degli asteroidi con la Terra.

Hera non solo cercherà di fornire risposte definitive sugli effetti dell'impatto di DART, ma si preparerà a stabilire nuovi record: sarà la prima missione a entrare in orbita attorno a un sistema binario di asteroidi, rilascerà CubeSat su un asteroide e mapperà la struttura interna di Dimorphos tramite radar. Questo rappresenta un enorme passo avanti nella nostra comprensione degli asteroidi e delle potenziali minacce che possono rappresentare per il nostro pianeta.

Nonostante le sfide legate alla pandemia, che ha complicato le catene di approvvigionamento, il team di Hera ha lavorato instancabilmente per assicurare che la missione rispetti il calendario. La progettazione e l'assemblaggio della sonda sono avvenuti in tempi record, e i nuovi CubeSat impongono tecnologie innovative che stabiliranno le basi per future missioni rapidi dell'ESA.

In un'ulteriore svolta interessate, dalla missione Hera si prevede che arriveranno importanti informazioni sul trasferimento di momento all'impatto, che potrebbero rivoluzionare le tecniche di deviazione degli asteroidi. Intrigante è il fatto che Hera effettuerà un sorvolo di Marte nel marzo 2025, utilizzando la gravità del pianeta per accelerare verso la sua destinazione finale e testando gli strumenti scientifici su Deimos.

La missione di Hera sarà un viaggio di due anni che culminerà nell'ottobre del 2026, quando inzierà l'inserimento in orbita intorno agli asteroidi. In che modo cambierà la nostra percezione degli asteroidi? Saremo in grado di comprendere meglio l'intervento umano nello spazio? Queste sono solo alcune delle domande che gli scienziati sperano di rispondere. Concludendo, Hera rappresenta non solo un passo avanti per la scienza, ma anche un esempio di collaborazione internazionale e innovazione tecnologica.