Salute

I problemi dell'assistenza sanitaria negli Stati Uniti: il dramma di Brian Thompson e le sue ripercussioni

2024-12-13

Autore: Francesco

L'omicidio di Brian Thompson a New York ha riacceso un dibattito cruciale sul sistema sanitario statunitense, fortemente basato su assicurazioni private, spesso giudicate costose e poco efficaci. Thompson, CEO di UnitedHealthcare, una delle maggiori compagnie di assicurazione sanitaria al mondo, è stato assassinato con tre colpi di pistola lo scorso 4 dicembre, davanti a un hotel nel cuore di Manhattan.

Dopo il suo omicidio, è stato arrestato Luigi Mangione, un giovane di 26 anni proveniente da una famiglia benestante. Le prime indagini suggeriscono che potesse essere afflitto da problemi di salute mentale, che lo hanno portato a un radicalismo contro le compagnie assicurative. Le sue motivazioni hanno suscitato una curiosità immensa sui social, dove molti lo hanno acclamato come una figura quasi mitologica, un "eroe" che si opponeva ai giganti dell'assicurazione sanitaria come UnitedHealthcare.

Il sistema sanitario USA è spesso descritto con frasi semplificative: «Se non sei assicurato e hai un infarto, sei finito» o «Ti chiedono la carta di credito prima di curarti». Tuttavia, la realtà è molto più complessa. Sebbene le assicurazioni abbiano problemi evidenti, esse rimangono un pilastro fondamentale per milioni di americani.

Negli Stati Uniti, per affrontare i costi delle cure mediche, ci sono principalmente due opzioni: sottoscrivere un'assicurazione che copra la maggior parte delle spese o pagare tutto di tasca propria, un'opzione che molti non possono permettersi. I costi per procedure mediche variano drasticamente; ad esempio, l'installazione di un pacemaker può superare i 50.000 dollari e un'operazione alla schiena può facilmente arrivare a oltre 70.000 dollari.

Anche le spese più comuni sono elevate: il costo medio di un parto si aggira intorno ai 18.865 dollari, che diventano circa 26.280 in caso di cesareo. Inoltre, un'ambulanza può costare più di 1.000 dollari, spingendo molti a preferire i taxi per recarsi al pronto soccorso. Tali cifre sono insostenibili per la maggior parte degli americani, ma per i pazienti assicurati possono risultare più gestibili.

Il costo dei premi mensili delle polizze varie tra i 300 ai 1.000 dollari, determinato da vari fattori come età e stato di salute. Molti americani non pagano direttamente l'assicurazione, ma beneficiano di piani offerti dai datori di lavoro, che coprono in gran parte i costi. Nel 2024, il costo medio di una polizza per un uomo di 40 anni acquistata attraverso il marketplace del governo sarà di circa 497 euro al mese, ma ci sono notevoli differenze tra gli stati: oltre 1.200 dollari in Vermont e meno di 400 in Indiana.

Nel 2023, il 91,7% della popolazione statunitense era assicurato, con il 65,4% tramite polizze private e il 36,3% tramite piani pubblici. Tuttavia, il 8,3% della popolazione, con picchi tra i giovani di 19-25 anni, resta scoperto. Tra le diverse etnie, gli ispanoamericani presentano la minore copertura assicurativa: nel 2022, il 17,2% risultava non assicurato, a confronto con solo il 4,9% dei bianchi.

Un altro aspetto preoccupante è la crescente difficoltà di molte persone nel far fronte ai costi delle spese mediche. Un'indagine del 2022 ha stimato che circa 100 milioni di americani avevano debiti legati a spese sanitarie, con il 20% di loro convinto di non riuscire mai a saldarli completamente.

La paura di accumulare debiti spinge molte persone a rinunciare a controlli medici di routine, aumentando il rischio che condizioni facilmente trattabili diventino gravi. In questi giorni, addirittura, molte polizze non coprono trattamenti dentistici e oculistici, costringendo gli assicurati a evitare cure necessarie.

L'accesso a rimborsi per visite mediche è complicato; i dentisti e gli ospedali devono presentare richieste alle assicurazioni, che possono negare il rimborso. Questo ha dato origine a un mantra tra i critici del sistema: “deny, delay, defend.” Recentemente, alcune testimonianze rilasciate sui social si sono concentrate sui problemi di rimborso da parte di UnitedHealthcare. Una paziente ha raccontato di aver visto la sua richiesta di rimborso per un intervento chirurgico ignorata addirittura due giorni prima della data fissata.

Le controversie e le esperienze negative intorno a UnitedHealthcare non sono mere coincidenze ma parte di un sistema spesso criticato per inadeguatezza e disuguaglianza. Anche durante il periodo di applicazione dell'intelligenza artificiale, la compagnia ha ricevuto accuse di rifiutare rimborsi basati su valutazioni erronee.

Dopo decenni di discussioni politiche su una riforma sanitaria universale, i cambiamenti significativi sembrano sempre un miraggio, soffocati dall'influenza delle compagnie assicurative e dai loro enormi profitti. In sintesi, sebbene il sistema sanitario statunitense abbia i suoi punti di forza, come tempi di attesa brevi e interventi di alta qualità, lascia molte persone vulnerabili, esponendole a costi altissimi per le cure mediche.