
I soldi pubblici per 'Una piazza per l'Europa': indaga la Corte dei Conti e emergono nuove spese scandalose
2025-03-25
Autore: Maria
La manifestazione 'Una piazza per l'Europa' continua a sollevare un acceso dibattito nella capitale. La Corte dei Conti ha ricevuto diversi esposti riguardanti l'evento tenutosi il 15 marzo a Roma e l'impiego dei fondi pubblici del Campidoglio. Sono pronte a partire le indagini di routine per valutare la fondatezza di queste segnalazioni, come previsto dal Codice di giustizia contabile.
Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha difeso l'operazione, dichiarando: "La manifestazione è stata bella, giusta e importante, e anche rispettosa". Tuttavia, la spesa non passa inosservata: si parla infatti di 286 mila euro netti investiti per rimborsare gli ospiti, tra cui volti noti come il presentatore Claudio Bisio, il musicista Walter Porro e l'attivista per i diritti umani Pegah Moshir Pour. Molti hanno contestato l'interpretazione dell'evento come 'istituzionale e non politica', definendola una vera e propria contraddizione.
Maurizio Gasparri, presidente dei senatori di Forza Italia e uno dei firmatari dell'esposto, ha espresso forti perplessità: "Come intende agire la Procura della Repubblica di Roma dopo questo scandalo? I cittadini hanno il diritto di sapere perché i loro soldi finanziano una manifestazione organizzata da 'La Repubblica' e dal giornalista Michele Serra". Gasparri ha continuato lamentando che circa 350.000 euro sarebbero stati prelevati dalle casse comunali per un evento considerato insensato, vista la sua natura e le performance di alcuni partecipanti che han fatto più piangere che ridere.
Le domande si moltiplicano, non solo sul finanziamento della manifestazione, ma anche sulla trasparenza dei rimborsi per Bisio, che ha ironicamente incassato compensationi per il suo coinvolgimento. La Corte dei Conti è ora chiamata a fare chiarezza su queste spese, incluso il viaggio, il vitto e il pernotto di Bisio, mentre nel frattempo emergono voci che sostengono che all'attore non servirebbero tali rimborsi date le sue già floride finanze.
Le polemiche si intensificano: il dibattito sulla gestione dei fondi pubblici e sull'uso di risorse destinate alla cultura è più che mai attuale, e molti si chiedono se eventi del genere debbano essere finanziati con i soldi dei contribuenti. La Procura dovrà dunque fare chiarezza su un caso che sta suscitando indignazione e interrogativi sulla trasparenza e sull'uso delle finanze pubbliche.