Ho atteso alcuni giorni, sperando che il leader dei Verdi, Angelo Bonelli, presentasse un esposto per danno erariale contro le recenti scelte governative riguardanti la gestione della pandemia. Questo clima di incertezze che aleggia sull'operato di figure chiave come Domenico Arcuri e Giuseppe Conte meriterebbe di essere analizzato approfonditamente, soprattutto alla luce delle ingenti spese pubbliche e dei contratti controversi stipulati durante l'emergenza sanitaria.

Tuttavia, sorprendentemente, Bonelli, noto per la sua prontitudine nell'interpellare la magistratura contabile su questioni varie, non ha emesso alcuna dichiarazione in merito. Ci si potrebbe interrogare se ciò rappresenti una forma di strategia politica, magari legata a alleanze future, o se, al contrario, sia il segno di un certo disinteresse nei confronti di scelte che, per molti, restano discutibili. Sarà interessante osservare se nei prossimi giorni il leader dei Verdi decida di rompere questo silenzio e quali argomentazioni potrebbe portare alla luce, considerando l'importanza di una trasparenza totale nella gestione delle risorse pubbliche.

In un periodo in cui la fiducia negli istituti politici è ai minimi storici, la mancanza di un intervento in questi frangenti solleva interrogativi sulla vera natura del movimento. I cittadini meritano risposte e azioni concrete, non solo silenzi.