
Il 5 aprile: due eventi cruciali per la pace e la salute pubblica
2025-04-02
Autore: Luca
Sabato 5 aprile si svolgeranno due eventi importanti: una manifestazione indetta dal Movimento 5 Stelle, con il supporto di un ampio fronte pacifista, contro le spese belliche approvate dalla Commissione Europea, e iniziative in varie città per la giornata di azione contro la commercializzazione della salute. La coincidenza di queste due manifestazioni non è un caso, ma porta alla ribalta una convergenza significativa sui temi di pace e salute.
Il motto di queste manifestazioni è chiaro: "No ad un’economia di guerra, sì ad investimenti per i diritti, la salute e l’ambiente!". Questo appello si intensificherà a Milano, dove la manifestazione per la difesa della sanità pubblica avrà luogo in piazza S. Maria delle Grazie, di fronte alla rappresentanza dell’Unione Europea. Qui, i manifestanti esprimeranno un forte no al piano ReArm Europe, che prevede una spesa astronomica di circa 800 miliardi di euro per armamenti, con l'Italia che potrebbe vedere aumentare le proprie spese di quasi 90 miliardi nei prossimi quattro anni.
Attualmente, l'Italia spende già oltre 80 milioni di euro al giorno per armamenti, mentre molti cittadini continuano a lottare per accedere alle cure mediche. La salute, tutelata dall'articolo 32 della Costituzione, sembra sempre più un diritto negato a causa delle politiche liberiste e dei continui tagli ai servizi sociali. Le lunghe liste d'attesa sono solo un sintomo di questa realtà preoccupante.
Negli ultimi anni, abbiamo vissuto una progressiva privatizzazione della sanità pubblica, accompagnata dalla riduzione del personale e dai tagli alle politiche di prevenzione. Il cittadino, una volta titolare di un diritto, è diventato un cliente in un sistema che favorisce le assicurazioni private e la sanità convenzionata.
Nel 2023, la spesa sanitaria privata in Italia ha superato i 43 miliardi di euro, rappresentando il 23% della spesa totale, mentre la media europea si attesta al 15%. Questo squilibrio evidenzia come solo chi ha disponibilità economica possa accedere alle cure necessarie. È fondamentale, quindi, lottare per un aumento della spesa sanitaria pubblica, allineandoci alla media europea e rafforzando la medicina territoriale, in particolare per le categorie più vulnerabili come i minori.
In Europa, stiamo cercando di promuovere la creazione di un ente pubblico per la ricerca e produzione dei farmaci essenziali, per ridurre la nostra dipendenza dall’industria farmaceutica, evidenziata in modo drammatico durante la pandemia. È vitale passare dall'approccio curativo a uno preventivo, mentre attualmente il modello di sviluppo dell’UE investe nelle fonti fossili, minacciando la salute della popolazione e del pianeta.