Il Congresso statunitense ha evitato il disastro dello shutdown
2024-12-21
Autore: Maria
Nella notte di sabato, poco dopo mezzanotte (le 6 in Italia), il Senato degli Stati Uniti ha raggiunto un accordo cruciale che finanzia le attività del governo federale fino al 14 marzo prossimo, evitando così il temuto shutdown, ossia la sospensione delle attività non essenziali del governo. L'accordo, approvato con un ampio margine di 85 voti favorevoli e 11 contrari, dovrà ora passare alla firma del presidente Joe Biden. Anche la Camera dei Rappresentanti aveva fatto la sua parte, approvando il provvedimento venerdì sera con ben 366 voti favorevoli contro 34 contrari.
L'accordo, purtroppo, ha subito un ritardo di circa mezz'ora prima di essere approvato, superando la scadenza originariamente fissata per la mezzanotte di venerdì. La Casa Bianca ha rassicurato che, nonostante il ritardo, nessuna agenzia federale interromperà le sue attività. Oltre a garantire il finanziamento delle operazioni federali, il testo prevede anche circa 100 miliardi di dollari in aiuti per le vittime di catastrofi naturali e 10 miliardi per assistere gli agricoltori in difficoltà.
Negli ultimi giorni, il dibattito politico negli Stati Uniti attorno alla necessità di evitare lo shutdown si era intensificato. Questa evenienza, che si ripresenta ciclicamente, è spesso usata come strumento di pressione politica dai partiti. Questo giovedì, l'ex presidente Donald Trump aveva esortato i membri del suo partito, i Repubblicani, a non appoggiare l'accordo che i Democratici avevano proposto. Anche Elon Musk, noto imprenditore e vicino collaboratore di Trump, ha espresso riserve sull'accordo, sostenendo che includesse misure inutili e spese eccessive.
Trump ha tentato di far passare un piano alternativo, che eliminava alcune spese e proponeva la sospensione del cosiddetto 'tetto del debito' per due anni. Si tratta della quantità di debito che il governo può contrarre, una questione che genera ogni anno aspre discussioni tra Democratici e Repubblicani. Attualmente, il tetto è sospeso fino al 1° gennaio 2025, ma Trump sperava di rinnovare questa disposizione all'inizio del suo mandato, previsto per il 20 gennaio.
Tuttavia, il suo piano è stato criticato da esponenti Democratici e anche da alcuni Repubblicani, e il giovedì sera l'accordo proposto è stato bocciato. Il Congresso è quindi ripartito alla ricerca di un'intesa per evitare lo shutdown e ha finalmente trovato un compromesso sabato. L'accordo finale è simile a quello suggerito da Trump, ma non include la sospensione del tetto del debito. Le negoziazioni sono state condotte dallo speaker della Camera, Mike Johnson (Repubblicano), e dal leader di maggioranza al Senato, il Democratico Chuck Schumer.
Senza un accordo, migliaia di dipendenti federali sarebbero stati temporaneamente senza lavoro, con gravi ripercussioni su servizi pubblici essenziali, come la chiusura di parchi nazionali e musei. L'ultimo shutdown, avvenuto tra il 2018 e il 2019, è durato 35 giorni e ha avuto un impatto significativo sia sull'economia che sulla vita quotidiana degli americani. Questo recente sviluppo politico dimostra l'importanza di negoziati costruttivi e della cooperazione bipartisan nel governo statunitense.