Nazionale

Il Consiglio d'Europa lancia un allarme: il ddl sicurezza rischia di violare i diritti umani

2024-12-20

Autore: Francesco

Proteste contro il cambiamento climatico a Torino – ANSA.

In un clima di crescente tensione politica e sociale, il disegno di legge Sicurezza del governo italiano, attualmente in esame al Senato dopo essere stato approvato alla Camera, sta sollevando gravi preoccupazioni a livello europeo. Il commissario per i diritti umani del Consiglio d'Europa, Michael O'Flaherty, ha inviato una lettera al presidente del Senato, Ignazio La Russa, esprimendo serie perplessità riguardo al ddl. Nella sua missiva, datata 16 dicembre, O'Flaherty ha sottolineato che alcune norme proposte potrebbero limitare in modo significativo i diritti di manifestazione e di espressione, fondamentali in una democrazia.

La risposta di La Russa non si è fatta attendere. Il presidente del Senato ha manifestato la sua irritazione definendo l'intervento del Consiglio d'Europa come "inaccettabile e invasivo" delle decisioni sovrane del Parlamento italiano. Ha inoltre comunicato che il governo deve essere il primo a gestire le relazioni con le istituzioni europee, evitando qualsiasi ingerenza esterna sul processo legislativo in corso.

Secondo O'Flaherty, diversi articoli del ddl (tra cui gli articoli 11, 13 e 27) introducono reati vagamente definiti e severe restrizioni, creando terreno fertile per abusi e applicazioni arbitrarie. Il commissario avverte che queste misure potrebbero essere letali per le attività di protesta pacifica, in particolare quelle relative a tematiche ambientali. Infatti, egli ha notato un incremento delle segnalazioni riguardanti azioni legali contro attivisti in Italia, ritenendo che la legge sia in particolare mirata verso i giovani che difendono i diritti umani e l'ambiente.

In aggiunta, O'Flaherty ha evidenziato il rischio che il ddl possa influire negativamente anche sui diritti dei detenuti, limitando anche il loro diritto a libere forme di espressione. In Italia, diverse organizzazioni internazionali hanno già segnalato problematiche relative alle condizioni carcerarie; quindi, l'approvazione di questo ddl può peggiorare ulteriormente la situazione.

Il Partito Democratico ha prontamente risposto, evidenziando come le osservazioni del Consiglio d'Europa confermino le timori già espressi da esperti giuridici e dalla società civile. La senatrice Sandra Zampa ha lanciato un appello a tutti i membri del Senato, invitandoli a riconsiderare il ddl e a non apportare modifiche che possano compromettere la libertà dei cittadini italiani.

In un'epoca storica in cui i diritti umani sono sotto attacco in varie parti del mondo, l'Italia si trova di fronte a una scelta cruciale. La questione rimane: i senatori ascolteranno l'allerta lanciata dal Consiglio d'Europa o procederanno a oltranza con un decreto che potrebbe oscurare il futuro democratico del paese? Staremo a vedere.