Il crack, sostanza altamente tossica, sta imperversando nelle strade di Roma, creando una dipendenza tale da costringere gli utenti a fumarla ogni venti minuti. Con il costo che continua a scendere, questa droga è diventata incredibilmente accessibile, anche per coloro che hanno risorse finanziarie limitate. Questa accessibilità è aggravata dalla crescente carenza di cocaina pura, spesso tagliata con sostanze pericolose e di dubbia provenienza.

Il fenomeno è sintomo di una crisi sociale profonda, in cui povertà, emarginazione e violenza si intrecciano in un tessuto urbano sempre più fragile. I residenti di molti quartieri della capitale assistono impotenti all'esplosione di questa nuova epidemia, mentre le istituzioni politiche e sanitarie sembrano ignorare l'urgenza di un intervento. Le segnalazioni si moltiplicano: iniziative locali sono spesso convalidate dalla disperazione dei genitori e delle comunità che, nel silenzio delle autorità, si sentono abbandonati.

Va sottolineato che Roma non è l'unica città in difficoltà. Secondo recenti studi, l'uso del crack è in aumento in diverse aree metropolitane italiane, creando una vera e propria emergenza sociale. Gli esperti avvertono che senza un piano chiaro di intervento e prevenzione, il problema rischia di espandersi ulteriormente, trasformando la vita di molte famiglie in un vero incubo quotidiano. La necessità di un'azione concertata tra governo, servizi sociali e comunità è imprescindibile per affrontare questa crisi.