Il Mistero dell'Omochiralità della Vita Si Infittisce – Nuove Scoperte
2024-11-26
Autore: Giulia
Le proteine rappresentano le molecole più cruciali per la vita, essenziali per strutture come i capelli e per funzioni vitali attraverso gli enzimi, che accelerano o regolano le reazioni chimiche. Proprio come le lettere dell'alfabeto si combinano in parole infinite, la vita utilizza 20 aminoacidi proteinogenici in una miriade di disposizioni per formare milioni di diverse proteine.
Alcuni aminoacidi esistono in forme speculari, simili alle nostre mani, ma sorprendentemente, solo la forma mancina è utilizzata dagli organismi viventi. Questo fenomeno è noto come omochiralità ed è un enigma per gli scienziati. Sebbene l'ipotesi suggerisca che una vita basata su aminoacidi destrorsi potrebbe funzionare altrettanto bene, in biologia le due forme raramente si mescolano, creando la domanda: perché la vita ha scelto la varietà mancina?
Il DNA, molecola fondamentale che contiene le istruzioni vitali per la costruzione e il funzionamento degli organismi, è complesso e dipende dall'RNA (acido ribonucleico) per il processo di lettura e produzione delle proteine.
C'è una teoria, nota come ipotesi del mondo a RNA, che suggerisce che durante le primissime fasi della vita, l'RNA avrebbe preceduto il DNA. Potrebbe essere stato l'RNA a favorire l'uso di proteine mancine. Tuttavia, uno studio recente pubblicato su Nature Communications ha messo in discussione questa idea, rivelando che i ribozimi, molecole di RNA con funzioni enzimatiche, non mostrano una preferenza chiara per la forma mancina o destrorsa.
L'esperimento ha simulato condizioni prebiotiche della Terra, incubando ribozimi e precursori di aminoacidi per osservare quali forme di fenilalanina – amminoacido essenziale – venissero prodotte. I ricercatori hanno scoperto che i ribozimi erano in grado di favorire equamente sia la forma mancina che quella destrorsa. Questo risultato suggerisce che non esisteva una predisposizione chimica nell'RNA per selezionare una particolare forma di aminoacidi.
Le implicazioni di questa ricerca sono enormi. Significano che l'omochiralità che osserviamo oggi potrebbe non originare da un processo chimico deterministico ma piuttosto potrebbe essere emersa da pressioni evolutive nel tempo. Il professor Alberto Vázquez-Salazar dell'UCLA sottolinea che l'eventuale omochiralità della vita potrebbe essere un prodotto di selezione evolutiva successiva piuttosto che un principio chimico di base.
Esplorando la storia prebiotica della Terra, si ipotizza che antiche evidenze fossili siano andate perdute a causa della tettonica a placche. La Terra primordiale, colpita da asteroidi, potrebbe aver ricevuto importanti mattoni della vita, tra cui aminoacidi, cercando di capire se simili elementi potrebbero esistere altrove nell'universo.
Il dottor Jason Dworkin, uno dei principali scienziati nella ricerca di vita extraterrestre, sta studiando campioni dall'asteroide Bennu, analizzando la chiralità degli aminoacidi. Presto, anche i campioni provenienti da Marte saranno analizzati per cercare tracce biologiche, tra cui ribozimi e proteine. La comprensione delle proprietà chimiche della vita è cruciale per guidare ulteriori ricerche di vita nel nostro Sistema solare e oltre.
Questi nuovi sviluppi non solo illuminano il passato della vita sulla Terra, ma pongono nuove domande sulle potenzialità delle forme di vita nei mondi lontani.