Martedì, il Cile ha perso uno dei suoi più grandi scrittori: Antonio Skármeta, autore iconico del celebre romanzo 'Il postino di Neruda', è morto all'età di 83 anni. La sua opera, pubblicata nel 1985, ha riscosso un successo straordinario, culminando con l'adattamento cinematografico del 1994, in cui l'indimenticabile Massimo Troisi interpretava il protagonista. La triste notizia è stata comunicata dall'Universidad de Chile di Santiago, dove Skármeta aveva conseguito la laurea in filosofia e aveva lasciato un'impronta indelebile come docente.

Nato il 7 novembre 1940 ad Antofagasta, da genitori emigrati dalla Croazia, Skármeta ha dedicato la sua vita alla letteratura e all'insegnamento. Negli anni '60, oltre a scrivere, si è cimentato con la traduzione, prima di pubblicare la sua prima raccolta di racconti, 'El entusiasmo', nel 1967. Questa è stata solo la prima di una serie di opere che hanno affascinato i lettori di tutto il mondo.

La sua vita è segnata da eventi tumultuosi: nel 1973, dopo il colpo di stato che rovesciò il presidente Salvador Allende, Skármeta si rifugiò prima in Argentina e poi in Europa, dove visse in diverse città. Nonostante le difficoltà, la sua carriera fiorì e il suo ritorno in Cile nel 1989 avvenne quando era già considerato uno dei maggiori scrittori latinoamericani, con 'Il postino di Neruda' tradotto in oltre 20 lingue.

Oltre alla letteratura, tra il 2000 e il 2003 Skármeta ha ricoperto ruoli diplomatici, servendo come ambasciatore del Cile in Germania, un'esperienza che ha arricchito il suo bagaglio culturale. La sua morte rappresenta una grande perdita per la letteratura e per la cultura cilena. Skármeta verrà ricordato non solo per le sue opere ma anche per il suo impegno a favore della democrazia e dei diritti umani, valori che hanno permeato ogni suo scritto. Faremo sempre tesoro della sua eredità, che continuerà a ispirare generazioni di lettori.