
Il morbillo torna a uccidere negli Usa: l'allerta dell'Oms fa tremare l'Italia!
2025-03-28
Autore: Maria
Il morbillo, una malattia altamente contagiosa, è tornato a mietere vittime negli Stati Uniti. L'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) ha lanciato un forte allarme dopo che quasi 400 casi sono stati registrati negli ultimi mesi, di cui alcuni sono stati fatali. La situazione è così preoccupante che gli esperti del Centro Europeo per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie (Ecdc) hanno avvertito di un “considerevole aumento dei casi segnalati nel 2024”, spingendo a riflettere sulla situazione in Europa e, in particolare, in Italia.
In Italia, nei primi mesi del 2025, sono già stati registrati oltre 80 casi di morbillo, mentre la Romania continua a detenere il maggior numero di contagi in Europa, con oltre 27.000 casi segnalati. A preoccupare gli esperti sono stati i dati recenti che mostrano un forte aumento dei contagi tra i bambini e i giovani adulti.
Casi anomali di morbillo negli Usa
Il 11 marzo, l'Oms ha ricevuto un avviso dal National Focal Point (Nfp) degli Usa riguardo a un'epidemia di morbillo che ha colpito quasi 400 persone, ritenuta un evento anomalo con gravi implicazioni per la salute pubblica. Per la prima volta in dieci anni, sono stati registrati decessi correlati al morbillo negli Stati Uniti, due dei quali dovuti a un'epidemia in Texas. I casi stanno inoltre emergendo anche in Messico.
L'aumento dei casi in Europa
In Europa, dopo un periodo di calma apparente legato alla pandemia di Covid-19, i tassi di infezione sono tornati a crescere. Nel 2023 sono stati segnalati 2.361 casi di morbillo in tutta l'Unione Europea. Tra febbraio 2024 e gennaio 2025, la situazione è precipitata con oltre 32.000 diagnosi, allarmando gli esperti.
La situazione in Italia
In Italia, la gravità della situazione porta a un’accesa preoccupazione. 1.097 casi di morbillo sono stati censiti tra febbraio 2024 e gennaio 2025, rendendo l'Italia una delle nazioni più colpite in Europa, subito dopo la Romania. Decessi in Europa legati al morbillo, 18 in Romania e uno in Irlanda, sono motivo di allerta.
La previsione di un picco primaverile
Gli esperti avvertono che il picco di casi potrebbe verificarsi in primavera, periodo critico storicamente per la diffusione di questa malattia. Si stima che la crescita dei casi sia in gran parte dovuta a un insoddisfacente tasso di vaccinazione. La scarsa affluenza alle vaccinazioni, dovuta in parte a una “stanchezza vaccinale”, sta contribuendo alla situazione allarmante. Massimo Ciccozzi, epidemiologo presso l'Università Campus Bio-Medico di Roma, ha affermato: "Dobbiamo vaccinare di più per proteggere i nostri bambini e giovani. È fondamentale che le persone che non si sono vaccinate si rivolgano ai servizi sanitari per ricevere l’immunizzazione."
Conseguenze e rischi di non vaccinazione
Le conseguenze di un’epidemia di morbillo sono gravi, con potenziali complicazioni come polmoniti e encefaliti, che possono anche risultare letali. Inoltre, il morbillo si trasmette facilmente e i bambini, in particolare quelli tra zero e quattro anni, sono i più vulnerabili. La statisitca è allarmante: uno su mille casi di morbillo può risultare fatale.
La situazione attuale in Italia
Il timore crescente di una ripresa delle infezioni ha riacceso il dibattito sulla necessità di vaccinazioni. "Abbiamo visto un incremento preoccupante tra i giovanissimi", ha avvertito Ciccozzi, "è essenziale che i genitori si informino e considerino la vaccinazione come una priorità per la salute dei propri figli."
Rischi e allerta
Rigua al rischio di una vera e propria epidemia in Italia, Ciccozzi osserva: "Non è una questione di ‘se’, ma di ‘quando’ e ‘come’ si agirà. È necessario agire ora per prevenire una crisi sanitaria imminente." Con l'arrivo della primavera, il periodo di maggior diffusione della malattia, gli esperti invitano alla vaccinazione. Non possiamo permettere che l'“orange alert” diventi una “red alert".
Il morbillo è una malattia virale altamente contagiosa e, seppur prevenibile con il vaccino, continua a mettere in difficoltà i sistemi sanitari di vari paesi. È importante tenere alta l'attenzione sulle vaccinazioni non solo per proteggere i più giovani, ma anche per garantire la salute pubblica. Gli specialisti raccomandano di programmare campagne di sensibilizzazione e di coinvolgere le famiglie nella comprensione dell'importanza delle vaccinazioni.