Il celebre scienziato britannico Geoffrey Hinton, famoso per il suo ruolo pionieristico nello sviluppo dell'intelligenza artificiale, ha recentemente ricevuto il Nobel per la fisica. In un'intervista esclusiva a 'Repubblica', Hinton, 76 anni, ha condiviso le sue riflessioni sul futuro della tecnologia e le sue potenziali implicazioni.

Hinton ha affermato che l'intelligenza artificiale porterà enormi benefici in diversi settori, tra cui la medicina, dove potrebbe rivoluzionare le diagnosi e i trattamenti, l'ambiente, attraverso soluzioni innovative per la sostenibilità, e i nanomateriali, promettendo materiali più efficaci e versatili. Tuttavia, ha anche espresso profonde preoccupazioni riguardo alla mancanza di regolamentazione nel campo dell'IA.

"Non possiamo fermare lo sviluppo dell'intelligenza artificiale", ha avvertito Hinton. "Ma è cruciale stabilire regole e linee guida che possano garantire un utilizzo sicuro e responsabile di queste tecnologie. Un giorno, l'IA potrebbe superare l'intelligenza umana, un evento che non ha mai avuto precedenti nella storia dell'umanità. Una volta che ciò accadrà, le conseguenze potrebbero essere imprevedibili, persino in ambito politico e sociale".

Infine, Hinton ha sottolineato l'importanza del dibattito pubblico su questi temi e ha invitato i governi e le istituzioni a prendere iniziative decisive per affrontare questa nuova era tecnologica. "Se ci muoviamo in modo irresponsabile, rischiamo di essere sottomessi dalle stesse macchine che abbiamo creato", ha concluso lo scienziato.

La sua intervista ha suscitato un ampio dibattito tra esperti e cittadini, richiamando l’attenzione sulla necessità urgente di un dialogo globale su come gestire le potenzialità e i rischi dell'IA.