Il nuovo ddl Sicurezza: preoccupazioni per i poteri ai servizi segreti che evocano i momenti più bui della nostra storia
2024-12-17
Autore: Maria
Il recente disegno di legge sulla sicurezza, approvato dal governo italiano, ha sollevato un mare di polemiche e preoccupazioni tra esperti e cittadini. Le disposizioni previste conferiscono ai servizi segreti poteri che richiamano alla memoria pagine oscure del nostro passato, suscitando timori di possibili abusi e violazioni dei diritti civili.
Le dichiarazioni di Guglielmo Micucci, direttore di Amref Italia, in occasione della Giornata Internazionale del Migrante del 18 dicembre, hanno messo in luce non solo la drammaticità della migrazione all'interno dell'Africa, ma anche l'importanza di proteggere i diritti dei migranti in un contesto di crescente autoritarismo e repressione. Ogni anno, oltre 20 milioni di persone sono costrette a spostarsi all'interno del continente africano, in cerca di sicurezza e opportunità, come testimonia la difficile situazione in Sud Sudan.
Allo stesso modo, l'Uganda, che accoglie più di 1,5 milioni di rifugiati, rappresenta un esempio di come politiche inclusive e solidali possano contrastare l'ineguaglianza e la discriminazione. Tuttavia, i progetti come Scorep+, gestiti da organizzazioni come Amref, sono spesso sottofinanziati e devono affrontare la dura realtà di risorse limitate e infrastrutture inadeguate.
Il racconto di Teresa Ngongi, una madre sudsudanese che ha affrontato un viaggio terribile per cercare sicurezza, è emblematico della resilienza dei migranti, ma mette anche in evidenza la necessità di una risposta più umana e compassionevole da parte delle nazioni più fortunate.
"Con il supporto di Amref, possiamo garantire alle mamme un parto assistito e sicuro, riducendo notevolmente il tasso di mortalità materna". Queste parole di Nema Tabu, una migrante e volontaria, evidenziano come una buona sanità possa cambiare le vite di coloro che sono costretti a fuggire da conflitti e insicurezze.
Le lezioni che emergono da tali storie non dovrebbero essere ignorate, soprattutto in un periodo in cui i diritti umani sono a rischio in diverse parti del mondo. La migrazione non è solo un fenomeno da studiare, ma un intreccio di vite, speranze e angosce. Le misure di sicurezza e i poteri ai servizi segreti devono essere bilanciati da un impegno fermo per la protezione dei diritti fondamentali di ogni individuo. La storia ci insegna che la strada verso la sicurezza non può avvenire a scapito della libertà e della dignità umana.
Con l'adozione del nuovo ddl, è fondamentale che i legislatori e la società civile rimangano vigili e impegnati nel garantire che le misure per la sicurezza non sfocino in un controllo oppressivo e in una violazione dei diritti civili. La nostra democrazia dipende dalla capacità di proteggere e rispettare i diritti di tutti, e i segnali che emergono dalla scena globale devono indurci a riflettere profondamente su quale futuro desideriamo costruire.