Il Regno Unito abbraccia il modello Meloni: accordi per bloccare l'immigrazione clandestina
2024-11-17
Autore: Alessandra
Nel Regno Unito si parla sempre più di un approccio "Meloni-style" nella gestione dell'immigrazione, un metodo evidenziato recentemente anche dal prestigioso quotidiano "The Times". Questo sistema prevede la creazione di accordi bilaterali con i Paesi di origine dei migranti, una strategia già adottata dal governo italiano di Giorgia Meloni con Libia e Tunisia, la quale ha portato a una diminuzione degli sbarchi del 64% in un anno. Ora, il governo britannico guidato dal Premier laburista Keir Starmer, punta a adottare un approccio simile per contrastare l'immigrazione clandestina.
Keir Starmer si è recentemente recato a Roma per apprendere direttamente dal presidente del Consiglio italiano le misure adottate per affrontare i flussi migratori. Secondo le fonti dei media britannici, il ministro dell'Interno, Yvette Cooper, avrebbe già avviato trattative con diversi Paesi, tra cui la regione autonoma del Kurdistan iracheno, la Turchia e il Vietnam.
Un particolare interesse è rivolto al Kurdistan, che nel Regno Unito è identificato come il principale Paese di origine per molti dei criminali associati al traffico di migranti. Barzan Majeed, uno dei trafficanti più noti in Europa, è stato recentemente arrestato in Iraq e, nei suoi anni di operatività, ha facilitato l'entrata di circa 10.000 migranti irregolari nel Regno Unito.
In coincidenza con l'inizio di queste trattative, squadre di funzionari britannici hanno visitato il Kurdistan per esaminare le potenzialità negli accordi. La gestione dei viaggi attraverso la Manica, in particolare, è dominata da cittadini curdi, i quali sono coinvolti in ogni fase, dalla fornitura delle imbarcazioni al trasbordo dei migranti dalle spiagge francesi.
Ogni accordo sarà personalizzato e potrebbe includere anche la partecipazione delle agenzie di sicurezza britanniche che offriranno supporto per formare i corpi di polizia locali nella lotta ai trafficanti di esseri umani. Le statistiche recenti rivelano che le nazionalità predominanti tra i migranti irregolari che approdano nel Regno Unito includono: Afghanistan (5.730, 18%), Iran (3.844, 13%), Vietnam (3.031, 10%), Turchia (2.925, 10%) e Siria (2.849, 9%). Questo nuovo piano potrebbe non solo cambiare la narrazione sull'immigrazione, ma anche avere implicazioni significative sui rapporti internazionali con i Paesi coinvolti.