Il Regno Unito Dichiara Guerra ai Bloccanti della Pubertà: Cosa Significa per il Futuro dei Giovani Trans?
2024-12-12
Autore: Marco
Il governo britannico ha deciso di vietare a tempo indeterminato i farmaci noti come bloccanti della pubertà, sollevando un acceso dibattito sia nel Regno Unito che in Europa. Questi farmaci, principalmente a base ormonale, venivano prescritti a bambini e adolescenti trans per ritardare la pubertà e favorire uno sviluppo sessuale più in linea con la loro identità di genere. Anche se il divieto si applica a nuove prescrizioni, i minori che già li utilizzano possono continuare il trattamento come parte di sperimentazioni cliniche.
La decisione arriva a seguito di un provvedimento d'emergenza emesso a maggio, che ha fatto nascere interrogativi sulle implicazioni etiche e sanitarie riguardanti la prescrizione di questi farmaci. Recentemente, il controverso "rapporto Cass", redatto dalla pediatra Hilary Cass, aveva evidenziato significative lacune nelle evidenze scientifiche degli effetti a lungo termine di tali trattamenti. Il National Health Service (NHS) ha quindi deciso di fermare le prescrizioni per gli adolescenti con "disforia di genere". Tuttavia, la controversia continua a essere accesa tra esperti e attivisti.
Il ministro della Salute, Wes Streeting, ha sottolineato che il divieto è necessario per consentire ulteriori ricerche scientifiche per comprendere appieno i rischi. Secondo il rapporto commissionato dalla Commission on Human Medicines, esiste un "rischio di salute inaccettabile" associato ai bloccanti della pubertà per i bambini.
Il divieto sarà rivisitato nel 2027, ma nel frattempo, il panorama politico del paese è cambiato, con la sconfitta dei conservatori e l'ascesa dei laburisti. A luglio, un tentativo da parte di attivisti per i diritti umani di contestare il divieto è stato rigettato dalla Corte Suprema britannica, che ha dato ragione al governo.
I bloccanti della pubertà inibiscono lo sviluppo delle caratteristiche sessuali primarie e secondarie, un processo che per molti adolescenti trans rappresenta una fase di grande sofferenza psicologica. Nonostante il dibattito in corso, le evidenze scientifiche sono ancora scarse, rendendo il tema estremamente delicato. La comunità medica è divisa, con opposte interpretazioni dei risultati del rapporto Cass, il quale ha sollevato interrogativi su pratiche adottate in passato.
Anche in Italia si discute intensamente sui bloccanti della pubertà. Il governo italiano, infatti, ha mostrato una visione più conservatrice, commissionando ispezioni ospedaliere per monitorare le prescrizioni di questi farmaci. Il dibattito è acceso, alimentato dal timore di un possibile cambiamento nelle pratiche mediche riguardanti i giovani con disforia di genere. Mentre nel Regno Unito il futuro di questi trattamenti rimane incerto, l'Italia si trova ad affrontare le proprie sfide e controversie in un contesto internazionale sempre più critico.