Scienza

Il Risveglio Incredibile di un Buco Nero: Una Scoperta Sbalorditiva!

2025-04-19

Autore: Francesco

Un Evento Astronomico Straordinario

Esplosioni di raggi X dieci volte più luminose e cento volte più energetiche del normale hanno catapultato alla ribalta un buco nero supermassiccio al centro di una galassia distante 300 milioni di anni luce. Dopo un lungo letargo durato decenni, nel 2019 questo misterioso oggetto cosmico ha iniziato a brillare, e nel 2024 ha dato vita a lampi di raggi X senza precedenti, catturando l'attenzione di astronomi di tutto il mondo.

Osservazioni Straordinarie da Telescopi Spaziali

Da quel momento, il buco nero, soprannominato Ansky, è stato costantemente monitorato da una rete di telescopi spaziali, tra cui il rinomato XMM-Newton dell'Agenzia Spaziale Europea. La ricerca, coordinata dal prestigioso Millennium Institute of Astrophysics (Mas) e dall’Università di Valparaíso, ha visto anche la partecipazione dell'Istituto Nazionale di Astrofisica italiano.

Un'Occasione Unica per gli Astronomi

"Questo raro evento è un'opportunità imperdibile per studiare il comportamento di un buco nero in tempo reale", ha commentato la coordinatrice della ricerca Lorena Hernández-García. "È la prima volta che assistiamo a un fenomeno del genere in un buco nero in fase di risveglio".

Possibili Cause delle Esplosioni di Raggi X

Le recenti teorie suggeriscono che i lampi di raggi X, visibili a intervalli regolari, potrebbero derivare dall'attrazione gravitazionale di un oggetto – come una stella o un piccolo buco nero – che viene consumato dal buco nero supermassiccio. Tuttavia, nel caso di Ansky, non ci sono prove di tale evento, il che ha spinto i ricercatori a esplorare altre spiegazioni.

Una delle ipotesi più intriganti è che le esplosioni possano derivare da perturbazioni nel disco di accrescimento attorno al buco nero, forse causate da un oggetto che interagisce con il materiale in orbita.

Un'Anomalia e la Vigilanza dei Ricercatori

Un ulteriore mistero è l'assenza di emissioni radio da Ansky. Gabriele Bruni dell’INAF, tra gli autori dello studio, ha dichiarato: "Nonostante l'attività intensa nei raggi X, il buco nero resta ancora 'sordo' nella banda radio. Nei prossimi mesi continueremo a monitorarlo attentamente in cerca della potenziale formazione di un getto". Gli scienziati sono pronti ad apprendere di più su questo fenomeno affascinante che potrebbe riguardare altri nuclei galattici attivi.