Salute

Il Sistema Sanitario Italiano alla Mercé: Il Presidente dell'U.A.P Richiede la Sospensione Immediata del Nuovo Nomenclatore Tariffario!

2024-12-17

Autore: Giovanni

Il nuovo Nomenclatore Tariffario, previsto dal "Decreto Tariffe" che entrerà in vigore il 30 dicembre 2024, solleva gravi preoccupazioni per il futuro della sanità italiana. Mariastella Giorlandino, presidente dell'Unione Nazionale degli Ambulatori, Poliambulatori, Enti e Ospedalità Privata (U.A.P.), ha lanciato un allarme urgente in una lettera indirizzata al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, al Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e ai dirigenti delle istituzioni sanitarie nazionali.

Secondo l'U.A.P., che rappresenta oltre 27.000 strutture sanitarie private, compresi gli enti accreditati, il nuovo tariffario minaccia la sostenibilità economica delle strutture stesse e compromette l'accesso dei cittadini a cure essenziali.

Le Criticità Principali

L'organizzazione evidenzia alcune criticità preoccupanti:

**Tariffe non remunerative:** "Alcuni rimborsi sono stati ridotti fino al 70%, costringendo le strutture a operare in perdita. Non solo la sanità pubblica, ma anche quella privata accreditata subisce danni inaccettabili."

**Esaurimento dei budget:** "I budget non sono stati aumentati in proporzione all'incremento delle prestazioni, il che preoccupa per l'esaurimento rapido delle risorse."

**Disparità regionali:** "Le Regioni più fragili, in particolare nel Centro-Sud, già in piano di rientro, non possono integrare le tariffe, creando disuguaglianze nell'accesso ai Livelli Essenziali di Assistenza (LEA)."

**Contrasto con la Corte Costituzionale:** "L'articolo 32 della Costituzione garantisce la tutela della salute, che non può essere subordinata a logiche di contenimento della spesa. Le riduzioni di bilancio dovrebbero riguardare altre voci di spesa."

Un Caso Eclatante

Giorlandino porta come esempio la Lombardia, dove il responsabile del Welfare, Guido Bertolaso, ha espresso forti preoccupazioni riguardo a una potenziale perdita di quasi 1 miliardo di euro nel 2024 se il nuovo tariffario persiste nella sua attuale forma. Sebbene la Regione abbia deliberato un incremento dei fondi per affrontare la questione, questa soluzione non è replicabile per tutte le Regioni più in difficoltà.

Interrogativi Fondamentali

Nella lettera, l'U.A.P. solleva domande cruciali:

- "Se la Ragioneria Generale dello Stato ha stimato fondi sufficienti per i nuovi LEA, perché ridurre i rimborsi?"

- "Perché il Ministero della Salute non ha aderito a un approccio più trasparente e inclusivo nella definizione delle nuove tariffe?"

- "È tollerabile che un diritto garantito dalla Costituzione, come quello alla salute, sia subordinato a logiche economiche così miopi?"

La Petizione e le Proposte dell'U.A.P.

L'U.A.P. ha iniziato una petizione al Parlamento, richiedendo la sospensione immediata del nuovo Nomenclatore Tariffario. Giorlandino avverte: "Il mancato adeguamento dei budget, in un contesto di espansione dei LEA e di tariffe inferiori ai costi reali, è insostenibile a lungo termine."

Le richieste principali dell'U.A.P. includono:

- Adeguare i budget alle reali necessità, considerando il costo effettivo delle prestazioni.

- Rivedere le tariffe per evitare che le strutture operino in perdita.

- Monitorare l'impatto per individuare squilibri e adottare correttivi tempestivi.

In conclusione, l'U.A.P. chiede al Presidente della Repubblica di valutare i possibili danni erariali per le Regioni e se non sia opportuno applicare tariffe più giuste per evitare il "fallimento delle imprese sanitarie e il licenziamento del personale". Questo appello non è solo per salvaguardare le strutture sanitarie, ma per garantire il diritto universale alla salute dei cittadini italiani.