Il Tar blocca le nuove cure gratuite del Servizio Sanitario Nazionale: cosa cambia per i cittadini?
2024-12-30
Autore: Giovanni
Un imprevisto stop dal Tar del Lazio
Un imprevisto stop dal Tar del Lazio per il decreto del Ministero della Salute, che stabilisce le tariffe aggiornate per le nuove cure e prestazioni che avrebbero dovuto essere garantite gratuitamente o a pagamento tramite ticket ai cittadini dal Servizio Sanitario Nazionale (SSN). Queste nuove prestazioni rappresentano i tanto attesi Livelli Essenziali di Assistenza (Lea) che avrebbero dovuto entrare in vigore nel 2017.
Il blocco del decreto
Il decreto, emanato lo scorso novembre, avrebbe dovuto essere operativo dal 30 dicembre. Tuttavia, il Tar del Lazio ha accolto il ricorso di centinaia di strutture sanitarie accreditate e delle principali associazioni di categoria, bloccando così l’entrata in vigore del nuovo tariffario per le prestazioni di specialistica ambulatoriale e protesica, che erano ferme rispettivamente al 1996 e al 1999.
Le ragioni del ricorso
Gli avvocati dei ricorrenti, Giuseppe Barone e Antonella Blasi, sostengono che il decreto violi i principi di efficienza e buon andamento della pubblica amministrazione, ignorando l'incremento dei costi e le difficoltà operative che sono emerse a causa della pandemia e della crisi economica. Inoltre, si lamenta una mancanza di una valutazione adeguata dei costi reali e delle necessità delle strutture accreditate.
La posizione del Tar
Il giudice amministrativo ha rilevato che il provvedimento è stato adottato senza considerare la mancanza di urgenza, poiché era trascorso più di 20 anni dall'ultima revisione delle tariffe. La data dell'udienza per il ricorso è fissata per il 28 gennaio, e questo stop rappresenta uno shock che potrebbe ritardare ulteriormente l'accesso dei cittadini alle nuove prestazioni.
Servizi e dispositivi colpiti dal blocco
Tra le novità previste c'erano servizi cruciali come la Procreazione Medicalmente Assistita (PMA), la consulenza genetica, l’adroterapia, l’enteroscopia con microcamera ingeribile e la radioterapia stereotassica. Sono inclusi anche dispositivi avanzati come apparecchi acustici digitali, arti protesici high-tech e sistemi di riconoscimento vocale.
Impatto economico e prestazioni coinvolte
L’aggiornamento coinvolge oltre 3.000 prestazioni di specialistica ambulatoriale e assistenza protesica, con un impatto complessivo stimato di circa 502,3 milioni di euro per la specialistica ambulatoriale e 47,6 milioni per la protesica. Tra le attese novità figurano anche la diagnosi e il monitoraggio della celiachia e screening neonatali per diverse patologie.
Reazioni e preoccupazioni
La decisione del Tar introduce un clima di incertezza non solo per i cittadini, ma anche per le Regioni, costrette ad adattare i loro sistemi informatici per includere le nuove prestazioni e tariffe. "Questo provvedimento mette in evidenza l’inadeguatezza della gestione attuale del Ministero della Salute. È ora che il Ministro Schillaci si assuma le sue responsabilità e fornisca indicazioni concrete su come intende risolvere questa situazione", ha commentato Luana Zanella, capogruppo di Avs alla Camera.
Conclusioni
Rimanete sintonizzati per ulteriori aggiornamenti su questa vicenda che potrebbe avere ripercussioni significative sulla salute dei cittadini e sull'efficienza del Servizio Sanitario Nazionale.