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Impagnatiello condannato all'ergastolo: giustizia per Giulia Tramontano e un risarcimento di oltre 500mila euro alla sua famiglia

2024-11-25

Autore: Maria

In un giorno simbolico, il 25 novembre 2024, in occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, la Corte d'Assise di Milano ha emesso una sentenza di ergastolo e tre mesi di isolamento diurno per Alessandro Impagnatiello, il barman accusato dell'omicidio di Giulia Tramontano. La vittima, incinta di sette mesi, era stata brutalmente uccisa a Senago nel maggio 2023.

La mamma di Giulia, Loredana Femiano, ha dichiarato: "Giulia è morta in Italia, anche perché siamo un paese che ha paura delle donne. Oggi grideremo giustizia per Giulia e Thiago, ma anche per tutte le donne che non hanno più voce." Loredana ha condiviso sui social la speranza di un futuro senza paura per le nuove generazioni, sottolineando come la giustizia possa portare speranza e protezione.

La sentenza non solo condanna Impagnatiello ma lo obbliga anche a risarcire la famiglia con oltre 500mila euro. Questo importante risarcimento rappresenta un segnale forte contro la violenza di genere, sottolineando la necessità di proteggere le donne e di punire severamente chi le aggredisce.

La famiglia di Giulia, accompagnata da sostenitori e attivisti, presidierà il tribunale in segno di unità e resistenza, richiamando l'attenzione su un problema che affligge ancora troppe donne in Italia. La loro presenza testimonia la determinazione a non rimanere in silenzio e a lottare per un futuro in cui ogni donna possa sentirsi al sicuro.

La sentenza rappresenta un passo importante verso la giustizia e l'uguaglianza, ma il cammino è ancora lungo. Le organizzazioni per i diritti delle donne invitano il governo a intensificare gli sforzi per combattere la violenza di genere e a garantire una maggiore protezione alle vittime.