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"Impossibile sostenere Kiev senza gli Usa": Gli alleati ammettono il bisogno di una strategia di uscita. Ma Macron avverte: "Putin non è pronto a negoziare".

2024-11-17

Autore: Matteo

Rio de Janeiro, 17 nov. - In un clima teso ma luminoso per il G20, la premier italiana Giorgia Meloni ha avviato il suo incontro con il presidente del Brasile Luiz Inácio Lula da Silva. Questo bilaterale si è concentrato sulla creazione di un nuovo piano d’azione strategico Italia-Brasile, vista la robusta interazione economica che supera i 40 miliardi di euro. Durante il summit, Meloni e Lula discuteranno anche del Global Alliance Against Hunger and Poverty, un'iniziativa di primo piano voluta da Lula per combattere i problemi della fame e della povertà nel mondo.

Dopo questo incontro, la premier Meloni ha approfittato di un momento di relax in città, accompagnata dalla figlia Ginevra. Nella sua delegazione c’era anche il ministro Giancarlo Giorgetti, che ha preso parte a discussioni leggere e informali su qualche tema, incluso il calcio.

Intanto, i negoziatori, gli "sherpa", si sono dedicati fino all'alba a trovare un consenso per le dichiarazioni finali del summit, con particolare attenzione ai conflitti in Ucraina e in Medio Oriente. Nonostante il loro impegno, gli sherpa non sono riusciti a finalizzare il testo, evidenziando le diverse posizioni degli stati membri del G20.

Secondo fonti diplomatiche italiane, ci sarà bisogno di una riflessione serie riguardo alle violazioni degli impegni precedenti presi a Nuova Delhi, in particolare considerato che nel G20 di quest'anno non ci saranno condanne esplicite sui conflitti attivi, come quello in Ucraina e in Medio Oriente. La dinamica del G20 si complica ulteriormente a causa delle divergenti opinioni di alcuni membri, tra cui Russia, Turchia e Arabia Saudita.

La necessità di trovare un equilibrio tra le varie posizioni è evidente, ma ciò non è privo di difficoltà. La Presidenza brasiliana punta a mantenere un focus sul 'Global South', seguendo l'esempio di precedenti summit guidati da Indonesia e India, e preparandosi per quelli futuri sotto la presidenza sudafricana. Questo approccio è molto simile a quello che Meloni ha dato al suo G7, dove l'obiettivo era il dialogo con i Paesi emergenti.

In aggiunta, la questione della sicurezza alimentare, del debito e della tassazione internazionale verrà discussa, con particolare attenzione alla proposta italiana di una tassa minima globale che potrebbe avere rilevanza anche per le linee guida del G20.

Sotto il profilo della governance globale, ci si aspetta un riconoscimento dell’urgenza di una riforma, senza entrare troppo nei dettagli. Anche il tema dell'intelligenza artificiale sarà affrontato, con attenzione all'etica e alla necessità di proteggere i posti di lavoro.

Sul fronte delle migrazioni, l'Italia intende assicurare che queste siano gestite in modo regolare. Anche se il focus non sarà specificamente sull'Africa, Roma punterà a valorizzare i progetti già avviati.

Infine, il tema del clima e della transizione energetica continua a essere cruciale, con l'invito da parte di Biden a non tornare indietro nella rivoluzione delle energie pulite. Domani, Meloni parlerà nella sessione dedicata alla lotta contro la fame e la povertà, mentre sono previsti bilaterali con altri leader come Modi e Trudeau.