Finanze

In pensione a 70 anni: le previsioni Istat per il 2051 e l'allerta demografica

2024-10-08

Autore: Francesco

Il presidente dell'Istat, Francesco Maria Chelli, ha lanciato un preoccupante allarme durante la sua audizione sul Piano strategico di bilancio (Psb) davanti alle commissioni Bilancio di Camera e Senato. Secondo le stime fornite, entro il 2051 assisteremo a un drammatico squilibrio tra le nuove e le vecchie generazioni, con una previsione di più morti che nati e un costante calo della natalità.

Questo scenario preoccupante solleva interrogativi cruciali sulla sostenibilità del nostro sistema previdenziale. Attualmente, l’età pensionabile in Italia è fissata a 67 anni, ma l’età media di uscita dal lavoro è di 64 anni. Questa discrepanza solleva interrogativi sulla capacità del nostro sistema di sostenere una popolazione sempre più anziana senza un adeguato supporto intergenerazionale.

Gli esperti avvertono che questa crisi demografica potrebbe portare a conseguenze devastanti per l'economia, influenzando non solo il mercato del lavoro, ma anche il benessere sociale e la qualità della vita delle future generazioni. La questione della natalità diventa quindi cruciale: quali politiche ci vorranno per incentivare le famiglie a fare figli?

Tra le possibili misure proposte, ci sono incentivi fiscali, miglioramenti nella conciliazione tra lavoro e vita familiare, e programmi di sostegno economico per i neogenitori. Sarà fondamentale adottare un approccio globale per invertire questa tendenza e garantire un futuro sostenibile per il nostro Paese.