L'allenatore dell'Inter, Simone Inzaghi, è stato ascoltato come persona informata sui fatti nell'ambito dell'indagine della procura di Milano riguardante le curve e i capi ultras delle squadre di Inter e Milan. Secondo le informazioni disponibili, la sua audizione, avvenuta in un ufficio esterno alla Questura di Milano, è durata a lungo. Inzaghi ha risposto in modo esaustivo a tutte le domande dei investigatori.

Durante la sua testimonianza, il tecnico ha discusso delle richieste avanzate dal capo curva, sottolineando che non ha ricevuto minacce né si è sentito intimidito. Ha dichiarato che questo tipo di interazione è consueto nei rapporti tra la squadra e i supporter, precisando di aver voluto mantenere uno stretto legame con i tifosi.

Nei prossimi giorni, anche il vicepresidente dell'Inter, Javier Zanetti, sarà ascoltato come persona informata sui fatti, il che potrebbe rivelare ulteriori dettagli sulla situazione.

L'inchiesta è emersa dopo gli arresti di 19 persone legate agli ultras delle due squadre, una questione che ha scosso il mondo del calcio italiano. Inzaghi è stato menzionato in una registrazione in cui Marco Ferdico, prominente figura degli ultras interisti, lo esortava a fare pressioni sul presidente dell'Inter, Giuseppe Marotta, per ottenere un numero maggiore di biglietti per la finale di Champions League a Istanbul dell'anno scorso. Secondo quanto riportato, Ferdico ha chiesto direttamente a Inzaghi di intercedere per ottenere ulteriori 200 biglietti, e il mister avrebbe risposto promettendo di farlo.

Questa inchiesta non riguarda solo il mondo degli ultras, ma pone interrogativi più ampi su come le relazioni tra società sportive e tifoserie possano influenzare le dinamiche all'interno delle squadre e la sicurezza durante gli eventi.

Rimanete sintonizzati per ulteriori aggiornamenti su questa saga che continua a tenere il calcio italiano con il fiato sospeso!