Finanze

Industria in crisi: auto e moda affondano la produzione con un calo annuo del -3,6%

2024-12-10

Autore: Marco

La produzione industriale di ottobre 2023

L'unico aspetto positivo della produzione industriale di ottobre 2023 è il dato stabile rispetto al mese precedente, che mostra un pareggio nel dato destagionalizzato. Tuttavia, su base annua, il calo del 3,6% segna il ventunesimo mese consecutivo di diminuzione, contribuendo a un bilancio negativo che vede la produzione in contrazione del 3,3% nei primi dieci mesi del 2024. Questa situazione è destinata a non migliorare visto l’aumento delle richieste di cassa integrazione e le chiusure anticipate per le festività natalizie.

Settori in crescita e in calo

I soli settori che vedono un incremento sono quello alimentare e dell'elettronica, mentre il tessile-abbigliamento e i mezzi di trasporto continuano a registrare risultati negativi. In particolare, il segmento auto ha visto un drammatico crollo del 40%, un numero che quasi dimezza l'output di ottobre 2023. Per quanto riguarda la moda, il calo dell'10,5% dall'inizio dell’anno è indicativo di un trend negativo che colpisce profondamente la produzione nazionale.

Impatto sul PIL e sulle esportazioni

Il contributo netto negativo dell’industria, che ha registrato un -0,7% nel terzo trimestre, è uno dei fattori che ha portato l'Istat a rivedere al ribasso le stime di crescita del PIL italiano nel 2024, fissandole a un modesto +0,5%. La domanda interna può solo parzialmente sostenere il prodotto interno lordo, mentre quella estera sta subendo un calo significativo. Le vendite internazionali, che sono vitali poiché più della metà del giro d'affari della manifattura italiana proviene dall'estero, hanno subito una contrazione di oltre tre miliardi nel corso dei primi nove mesi, ebbene, il mercato tedesco si pone come il principale colpevole, con una perdita di fatturato di 3,1 miliardi di euro per i nostri esportatori.

Difficoltà nel mercato tedesco

Le difficoltà del mercato tedesco, che sta navigando tra recessione e stagnazione, stanno mettendo sotto pressione vari settori, con la meccanica e l'edilizia che faticano sotto il peso di un contesto ostile. La produzione tedesca di automobili cresce solo dell’1% in 11 mesi, mentre i permessi di costruire sono rimasti ai livelli più bassi dal 2010. Questo scenario non mostra segni di inversione, con la produzione industriale di ottobre che scende ulteriormente, soprattutto nei comparti della meccanica strumentale, che ha registrato un -4% in ottobre.

Politiche di supporto e investimenti

Nonostante le politiche di Transizione 5.0 che avrebbero potuto fornire supporto, al momento solo il 3% delle potenzialità viene sfruttato. Gli investimenti in beni strumentali continuano a subire un forte calo, con una diminuzione annuale di oltre sei punti percentuali, il che preannuncia una crescita di appena quattro decimali nel 2024, drasticamente inferiore rispetto all’anno precedente.

Situazione occupazionale

La situazione occupazionale appare più promettente, grazie a un incremento della forza lavoro e dei salari, il che ha spinto Confcommercio a prevedere un aumento delle spese per il mese di dicembre, con effetti positivi anche per il 2025. Tuttavia, le richieste di cassa integrazione, che sono aumentate del 23% in nove mesi, rappresentano un chiaro segnale di difficoltà, soprattutto nei settori della meccanica e del tessile-abbigliamento. Le chiusure anticipate per le festività, sebbene possano alleviare temporaneamente l'eccesso di offerta, rendono incerta la ripresa del mercato nel nuovo anno.