Industria in crisi: il 22esimo mese di calo al -1,5% annuo a novembre, ma c'è una sorpresa positiva
2025-01-14
Autore: Alessandra
Il segnale è chiaro e allarmante: la produzione industriale italiana continua a scendere, segnando il 22esimo mese consecutivo di decremento. I dati di novembre mostrano un incremento mensile dello 0,3%, con un miglioramento limitato alla sola manifattura, dove il tasso si attesta a +0,1%. Tuttavia, il confronto annuale rivela un calo significativo dell'1,5%: un trend che perdura dal febbraio del 2023, per un totale di ben 713 giorni.
Secondo i dati forniti dall'Istat, la situazione è preoccupante, soprattutto nei settori chiave come quello dei mezzi di trasporto e dei macchinari. In particolare, la produzione di autoveicoli ha subito una contrazione drammatica del 37%, influenzata dalle persistenti problematiche di assemblaggio e dalle casse integrazioni aperte negli stabilimenti di Stellantis. Si stima che nel 2024 si assisterà a un ulteriore calo della produzione, con un -3,2% tra gennaio e novembre, e solamente due settori in crescita: alimentari e apparati elettrici.
Il settore automotive è il più colpito, con previsioni che parlano di una produzione di 283.000 unità in un anno, un numero che ci riporta indietro al 1956. Nonostante un apparente miglioramento nel numero di settori in contrazione, le flessioni continuano a interessare aree pesanti come macchinari, tessile-abbigliamento, metallurgia e chimica.
Un fattore aggravante rimane il deterioramento dei rapporti commerciali, in particolare con la Germania, il nostro principale partner commerciale. Anche se la produzione tedesca ha mostrato una crescita rispetto al mese precedente, su base annua il calo è del 2,8%. Inoltre, le esportazioni italiane verso la Germania mostrano una contrazione, con un deficit di tre miliardi nei primi undici mesi dell'anno. Questo scenario negativo è accentuato dalla frana del settore auto in Germania, dove le previsioni di produzione per dicembre segnano un calo del 10%.
E non è tutto: le vendite di veicoli elettrici stanno anche crollando, contribuendo a un calo generale delle immatricolazioni nel 2024, con un decremento previsto di un punto percentuale. È fondamentale agire ora per invertire questa rotta e risollevare l'industria italiana: servono investimenti, innovazione e politiche di sostegno per riportare il nostro paese verso la crescita.