"Avrei giocato fino a 90 anni, ma sono felice di aver realizzato il sogno di essere un calciatore. Finisce una fase, ma il gioco continua... Non posso stare lontano dal calcio, è stata la mia vita e continuerà ad esserlo".

Andres Iniesta, a 40 anni, saluta il calcio giocato scegliendo l'8 ottobre come data del suo commiato, un numero significativo che ha indossato per gran parte della sua carriera.

Riconosciuto come simbolo della generazione d'oro della nazionale spagnola e del FC Barcellona, Iniesta ha avuto una carriera costellata di successi e record, caratterizzata dalla sua tecnica sopraffina e dal suo immenso talento creativo. Durante il suo discorso commovente davanti a un pubblico di oltre 500 persone, Iniesta ha condiviso: "Queste lacrime sono di orgoglio, di quel ragazzo di Fuentealbilla che sognava di diventare calciatore". Questo sentimento di orgoglio è una costante nel suo percorso professionale, che ha visto momenti di grande gioia e anche di delusione, come la sua mancanza di un Pallone d'Oro.

Sul palco dell'America's Cup Experience, ha raccontato la sua storia, iniziata nei campi di Fuentealbilla. "Ho sempre avuto nel cuore due squadre: l'Alba, in cui non ho mai giocato a livello professionistico, e il Barcellona". A anche se ha condiviso i suoi successi personali, non ha mai perso di vista il collettivo: "La cosa importante per me è l'affetto e l'amore della gente".

Iniesta ha lasciato un segno indelebile nella storia del calcio. Il suo gol nella finale del Mondiale 2010, che ha consentito alla Spagna di conquistare il titolo, è diventato un momento iconico. Con Xavi, è stato uno dei principali artefici del famoso stile di gioco 'tiki-taka' del Barcellona, dando vita a un'epoca d'oro per il club catalano.

Oltre ai successi sportivi, Iniesta ha affrontato anche momenti difficili, come la depressione sia durante la sua carriera che durante la pandemia. Ha trovato un modo per rialzarsi, utilizzando la sua fama per lanciare iniziative imprenditoriali come Bodegas Iniesta, e ha accumulato un notevole patrimonio, stimato in oltre 30 milioni di dollari nel 2021.

Il suo desiderio di tornare al Barcellona, anche in un altro ruolo, dimostra non solo il suo amore per il club, ma anche l'importanza che il calcio ha avuto e continuerà ad avere nella sua vita. "Mi piacerebbe tornare al Barça prima o poi - ha detto con emozione - sarei felicissimo di fare quello che ho fatto da giocatore in un altro modo". Il suo addio rappresenta il termine di un'era, ma le sue parole lasciano intendere che 'il gioco continua' in modi nuovi e sorprendenti.