Intervento Strabiliante nel Padovano: Tumore del Retto e 45 Metastasi Epatiche Sconfitte!
2024-12-18
Autore: Sofia
Intervento Strabiliante nel Padovano: Tumore del Retto e 45 Metastasi Epatiche Sconfitte!
Un eccezionale intervento chirurgico presso l'ospedale di Cittadella segna una nuova speranza nella lotta contro i tumori. Un uomo di 45 anni, affetto da un carcinoma rettale metastatico con ben 45 metastasi al fegato, ha affrontato una procedura innovativa utilizzando la tecnica Alpps (Associating Liver Partition and Portal vein ligation for Staged hepatectomy).
Questo approccio avanguardistico ha coinvolto un team multidisciplinare di specialisti, che hanno lavorato insieme per rimuovere sia il tumore primario che le metastasi, che rappresentavano circa l'80% del fegato. La chiave di successo di questo intervento è stata la cooperazione tra chirurghi, oncologi, radiologi, gastroenterologi e anestesisti, insieme a cardiologi e specialisti della coagulazione. Dopo quattro cicli di chemioterapia neoadiuvante, sotto la guida dei dottori Teodoro Sava e Alberto Morabito, il paziente è stato valutato dal Gruppo Oncologico Multidisciplinare Gastrointestinale. Dato l'impatto significativo sulla funzione epatica, il team ha deciso per un intervento in due fasi, sfruttando la tecnica Alpps, che rappresenta una vera e propria rivoluzione per i pazienti con metastasi epatiche estese in condizioni complesse.
La procedura consiste nella suddivisione del fegato in due segmenti distinti: una parte sana e una parte malata. Nella prima fase è stato rimosso il tumore rettale tramite laparoscopia e le metastasi nella parte restante del fegato, seguita dall'embolizzazione delle arterie portali al fegato malato. Molto innovativa è stata la separazione del fegato malato dal tessuto sano, effettuata con tecniche di chirurgia epatica avanzata. Il dottor Alfonso Recordare, direttore dell'U.O.C. di Chirurgia, ha commentato: "Questa procedura è stata fondamentale per ottimizzare la rigenerazione del fegato residuo, stabilendo un temporaneo collegamento vitale per mantenerne la funzionalità".
Il secondo intervento, realizzato dopo una crescita significativa del fegato residuo, ha completato la rimozione della parte malata con le metastasi, permettendo una ripresa ottimale delle funzioni epatiche. Dopo una degenza di quindici giorni, il paziente è stato dimesso, pronto a trascorrere il Natale con la sua famiglia.
Il dottor Guido Di Gregorio, direttore della Terapia Intensiva, ha sottolineato l'importanza di questo successo: "Grazie a un team straordinario e alla determinazione del paziente, abbiamo raggiunto un traguardo impressionante. Adesso, mentre il paziente proseguirà con il monitoraggio oncologico, possiamo guardare al futuro con ottimismo." Questo eccezionale intervento non solo ha salvato una vita, ma ha anche rappresentato un esempio luminoso di ciò che la medicina moderna può realizzare.