Finanze

Investire in obbligazioni nel 2025: Un affare d'oro grazie a Trump?

2024-11-18

Autore: Chiara

A partire dal momento in cui la Federal Reserve ha iniziato a ribassare i tassi di interesse, il costo del denaro negli Stati Uniti è diminuito dello 0,75%, mentre i rendimenti decennali sono risaliti dello 0,84%. Questo scenario ha generato un paradosso, dato che in un mercato obbligazionario così grande e liquido è insolito vedere tendenze opposte rispetto alle azioni della banca centrale. Di conseguenza, investire in obbligazioni nel 2025 potrebbe rivelarsi un'ottima opportunità.

Con l'inaspettato rientro di Donald Trump alla Casa Bianca, il panorama finanziario ha subito un significativo cambiamento. Trump ora controlla anche Camera e Senato, e con il supporto della Corte Suprema, il mercato ha iniziato un 'repricing' degli asset finanziari. Chi aveva investito nei bond prima dell'estate, sperando di vedere un aumento dei prezzi, si trova ora a affrontare proprio il contrario, con il mercato che sembra anticipare una politica economica che favorisca la crescita con conseguente aumento dell'inflazione e tassi di interesse più elevati.

La questione dei rendimenti a breve e lungo termine è cruciale. Ci si chiede se questa tendenza ribassista possa continuare, considerando che la Fed potrebbe proseguire con ulteriori tagli dei tassi. Le banche centrali hanno una certa influenza sulla parte corta della curva dei tassi, ma gli investitori devono tenere presente che, sebbene il rendimento del Treasury a 2 anni sia cresciuto, rimane sotto il range stabilito dalla Fed.

Inoltre, i titolari di obbligazioni potrebbero aver sopravvalutato un crollo dei tassi che può non materializzarsi nel medio termine. Cambiando prospettiva, gli investimenti in bond a lungo termine potrebbero risultare più vantaggiosi, soprattutto considerando che questa parte della curva è meno influenzata dalle politiche della Fed e più dalle aspettative d'inflazione.

La curva dei rendimenti negli Stati Uniti presenta già un'inversione: la differenza tra i rendimenti decennali e quelli biennali è passata da -0,47% a +0,09% in pochi mesi. Questo cambiamento suggerisce che il trend potrebbe continuare a lungo.

Anche in Europa si notano cambiamenti evidenti. In Italia, lo spread tra i titoli decennali e quelli biennali ha raggiunto quasi 100 punti base, un aumento significativo in pochissimo tempo. Questo assicura che, mentre vi sia un'aspettativa di tassi di interesse in calo, la parte lunga della curva sia meno reattiva, o quanto meno non segua lo stesso percorso di discesa.

Se l'inflazione non dovesse aumentare bruscamente e mantenersi su livelli elevati, investire in obbligazioni a lungo termine può rivelarsi una strategia vincente nei prossimi mesi, promettendo un rendimento solido per il portafoglio. L'evento di Trump alla Casa Bianca inoltre potrebbe segnare l'inizio di una nuova era per il mercato obbligazionario, rendendo il 2025 un anno da tenere d'occhio per investimenti intelligenti.