iPhone: i nuovi prezzi Apple dopo i dazi di Trump potrebbero shockare i consumatori italiani!
2025-04-08
Autore: Alessandra
La recente decisione dell'amministrazione Trump di imporre dazi sui prodotti importati ha creato onde d'urto nel mondo della tecnologia e in particolare nella produzione degli iPhone. Mentre molti potrebbero considerare i dazi come una semplice questione politica, per le aziende high-tech americane come Apple, si tratta di una vera e propria 'spada di Damocle' che minaccia la sostenibilità economica dei loro modelli di business globali.
L'iPhone, simbolo dell'innovazione tecnologica, è un perfetto esempio di come la globalizzazione ha trasformato la produzione. Le componenti provengono da Paesi come Cina, Vietnam e India, che stanno affrontando aumenti significativi dei dazi: 54%, 46% e 26% rispettivamente. Questa struttura complessa rende difficile per Apple mantenere i costi sotto controllo senza impattare i prezzi al pubblico.
La situazione si complica ulteriormente dal momento che Apple ha i suoi stabilimenti più importanti in Cina. Recentemente, Apple ha iniziato a trasferire parte della produzione in India per ridurre l'impatto dei dazi, ma questo comporta comunque un aumento dei costi di produzione, a cui l'azienda dovrà trovare una risposta.
Analizzando i costi, si stima che un iPhone 16 Pro da 256 GB venduto negli Stati Uniti a 1.100 dollari avesse un costo di produzione di circa 580 dollari, ma con i nuovi dazi, questo prezzo salirà a 850 dollari. Questo scenario potrebbe costringere Apple a rivedere i prezzi per i consumatori, portando a un aumento significativo dei costi. Secondo Rosenblatt Securities, il modello massimo da 1 TB potrebbe arrivare a costare fino a 2.300 dollari negli Stati Uniti, e ben 2.500 euro in Italia. Ma non è tutto: l'iPhone base potrebbe vedere i suoi prezzi lievitare da 799 dollari a 1.142 dollari, un aumento allarmante per i clienti.
E mentre JP Morgan prevede un aumento più moderato, dal 6% circa, fino a 50 euro in più per ogni modello, i consumatori devono prepararsi a spese ben superiori. Anche si parlasse di una piccola maggiorazione, ogni centesimo fa la differenza per molti.
Resta da vedere come Apple reagirà a questa crisi. Se da una parte l'azienda sta cercando di ristrutturare la propria catena produttiva, l'ipotesi di assemblare gli iPhone negli Stati Uniti non appare praticabile data la costante necessità di tenere sotto controllo i costi. Per gli appassionati di tecnologia, questi cambiamenti non possono che suscitare interrogativi. Riusciranno gli utenti italiani a continuare a permettersi gli ultimi modelli? Non resta che aspettare e vedere come l'economia globale e le strategie aziendali si evolveranno per affrontare queste sfide.