Finanze

Isee più basso dal 2025: scopri come risparmiare fino a 50.000 euro!

2024-11-28

Autore: Maria

Una nuova era per il calcolo dell'Isee si profila all'orizzonte con la recente bozza di decreto approdata alla Camera. Dopo anni di attesa, sta per arrivare una modifica importante che potrebbe influenzare il bilancio di molte famiglie italiane. A partire dal 2025, titoli di Stato e libretti postali fino a 50.000 euro saranno completamente esclusi dalla dichiarazione patrimoniale. Una misura storica che, grazie alla Legge di bilancio 2025, potrebbe rivoluzionare il modo in cui le famiglie vengono valutate economicamente.

Cosa cambierà nel calcolo dell'Isee?

Con questa nuova normativa, strumenti come BoT, CTz, BTp e libretti di risparmio non incideranno più nel calcolo dell'indicatore economico equivalente delle famiglie. Sebbene questa possa sembrare una semplificazione, è fondamentale notare che resta esclusa una vasta gamma di prodotti riservati a investitori istituzionali. Tuttavia, l'intento principale è chiaro: alleggerire il carico per le famiglie italiane.

Impatto sulle finanze statali

Ma questa revisione normativa non è priva di conseguenze per le finanze pubbliche. Secondo le stime, ci sarà un incremento significativo dei costi legati ai bonus che dipendono dall'Isee, come quelli per le bollette di luce e gas e l'assegno unico. Si prevede un aumento del 0,23% annuo, corrispondente a 44 milioni di euro, già inclusi nei bilanci pubblici. Insomma, quelle che sembrano buone notizie per le famiglie potrebbero avere un costo non indifferente per lo Stato.

Quali famiglie trarranno realmente beneficio?

Una recente analisi del Sole24Ore ha rivelato che una famiglia tipo, composta da due genitori e due figli, potrebbe vedere il proprio Isee diminuire di circa 2.000 euro se detiene 25.000 euro in titoli di Stato. Se i risparmi raggiungono i 50.000 euro, la riduzione potrebbe arrivare fino a 4.000 euro. Per alcune famiglie, questo potrebbe essere un vantaggio reale, mentre per altre, in particolare quelle con minori risparmi, i benefici potrebbero risultare scarsi.

Nuova equità o squilibrio in vista?

Questa modifica, sebbene pensata per rendere il calcolo dell'Isee più equo, potrebbe favorire chi possiede risparmi investiti in prodotti esclusi, lasciando indietro chi ha bisogno di supporto. Ciò ha sollevato preoccupazioni su un possibile squilibrio nel sistema e sulla capacità della nuova misura di fornire un aiuto efficace ai più vulnerabili.

Le regioni chiedono un confronto

Le Regioni hanno accolto la bozza con favore, ma chiedono chiarimenti urgenti. È emersa la necessità di um tavolo tecnico per evitare che le modifiche favoriscano solo alcune categorie di cittadini, auspicando un approccio più equilibrato e sostenibile nella distribuzione delle risorse.

Controllo e trasparenza: operatori finanziari sotto esame

Un passo cruciale del decreto dell’Agenzia delle Entrate del 28 ottobre prevede che banche, Poste e intermediari finanziari debbano comunicare i dati patrimoniali per il calcolo dell’Isee. Questo accorgimento mira a migliorare la trasparenza e l'affidabilità del sistema, garantendo una valutazione più accurata della situazione economica delle famiglie. Anche se i titoli di Stato e i libretti di risparmio saranno esclusi dal calcolo, è fondamentale mantenere un controllo sui rapporti finanziari per garantire che la nuova normativa raggiunga i suoi obiettivi.