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Israele - Hamas: Notizie Aggiornate e Tensioni Crescenti in Libano

2024-10-11

Autore: Maria

Oggi, la situazione rimane tesa in Medio Oriente. Un nuovo attacco israeliano ha causato oltre 20 vittime nella città di Jabalia, nel nord della Striscia di Gaza. Secondo il canale Al Aqsa, "Più di 20 morti, decine di feriti e dispersi" sono stati registrati, il tutto avvenuto dopo l'attacco coordinato da Hamas del 7 ottobre, che ha già provocato circa 1.200 morti in Israele. La risposta di Israele ha portato a un bombardamento intenso sulla Striscia, con un bilancio totale di oltre 42.000 vite perse e più di 97.100 feriti.

In Libano, i recenti bombardamenti israeliani hanno ucciso 60 persone e ferito 168. Da un anno a questa parte, il conflitto tra Israele e Hezbollah ha causato un totale di 2.229 morti e oltre 10.380 feriti, un dato drammaticamente elevato. Il rapporto delle Nazioni Unite indica inoltre che circa 187.000 rifugiati, di cui 39.000 famiglie, stanno vivendo in centri di accoglienza in Libano.

Le tensioni internazionali aumentano: Antonio Guterres, segretario generale delle Nazioni Unite, è stato dichiarato "persona non grata" in Israele. Tuttavia, oltre 100 Paesi hanno manifestato supporto per Guterres, evidenziando l'importanza del suo lavoro per la pace e la sicurezza globale. L'Italia ha deciso di non firmare una dichiarazione di sostegno a Guterres, citando disaccordi sul linguaggio utilizzato nel documento.

Il ministro della Difesa degli Stati Uniti, Lloyd Austin, ha chiesto all'Israele di garantire la sicurezza delle forze Unifil, mentre il presidente francese Emmanuel Macron ha condannato gli attacchi a questi caschi blu e ha chiesto un immediato stop all'esportazione di armi verso la regione. Macron ha avvertito che la Francia non tollererà ulteriori attacchi contro le forze di pace dell'Onu.

La situazione di Unifil è diventata sempre più critica, con attacchi israeliani che hanno colpito le loro basi in Libano. Il governo spagnolo ha convocato l'incaricato d'affari israeliano per protestare, mentre l'Italia esige risposte formali sugli attacchi. Secondo il ministro della Difesa italiano, Guido Crosetto, questi attacchi "potrebbero costituire crimini di guerra".

Infine, le Forze di Difesa Israeliane (Idf) hanno recentemente annunciato di aver ucciso un importante leader della Jihad Islamica, Mohammed Abdullah, rilevando che la situazione rimane instabile e predittiva di ulteriori attacchi. Il conflitto continua a mietere vittime e la comunità internazionale è in attesa di sviluppi significativi per una risoluzione pacifica.