Attacco notturno all'ospedale Al-Ahli

Nella notte tra sabato e domenica, le forze israeliane hanno bombardato l'ospedale Al-Ahli, conosciuto anche come Ospedale Battista, nel nord di Gaza City. Durante l'attacco, i medici hanno dovuto evacuare rapidamente malati e feriti. Hamas ha descritto l'evento come "un crimine terribile", evidenziando che l'ospedale era l'unico ad operare a pieno regime nella zona, con centinaia di pazienti al suo interno.

Condanna e reazioni da Gaza

Il governo di Gaza ha fortemente condannato l'attacco, affermando che i caccia israeliani hanno colpito l'ospedale con numerosi missili. Al Jazeera ha riportato che l'ospedale ha subito danni significativi, incluso il pronto soccorso, già in fase di crisi a causa delle continue offensive israeliane.

Israele minaccia un'intensificazione delle operazioni

Il ministro della Difesa israeliano, Israel Katz, ha avvertito Hamas che l'offensiva dell'IDF (Forze di Difesa Israeliane) a Gaza si intensificherà se l'organizzazione non accetterà un accordo per la liberazione degli ostaggi.

Situazione critica per i civili a Gaza

L'ospedale Al-Ahli ha ricevuto colpi pesanti, con segnalazioni di gravi danni anche alla struttura principale. Già solo poche settimane fa, l'esercito israeliano aveva preso di mira un altro ospedale nella regione, aumentando la tensione nella lotta per la sicurezza.

L'annuncio di Hamas e le vittime innocenti

In un video diffuso, Hamas ha mostrato l'ostaggio israelo-americano Idan Alexander, in prigionia da oltre 550 giorni. Nel frattempo, si segnalano nuovi sfollamenti a causa dei bombardamenti che rendono la vita civile insostenibile.

Un contesto di crisi globale e umanitaria

Il conflitto tra Israele e Hamas riaccende continuamente i riflettori su anni di tensione introspettiva, e le statistiche sulle vittime continuano a crescere senza sosta. Oltre 60.000 bambini a Gaza stanno affrontando il rischio di malnutrizione, in un quadro già tragico di devastazione e distruzione.

Impatto internazionale e appelli alla pace

I leader mondiali esprimono preoccupazione per la crescente violenza in Medio Oriente, con molti che invocano la necessità di intervento internazionale per garantire la sicurezza e proteggere i civili innocenti.