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Israele Continua a Bombardare il Libano: Netanyahu Rifiuta la Tregua

2024-09-26

Autore: Giovanni

Israele non mostra segni di fermata, intensificando gli attacchi in Libano. Il premier Benjamin Netanyahu, il 26 settembre, ha smentito rumors che parlavano di una possibile tregua condizionata e di una diminuzione delle ostilità.

"Non è vera la notizia di un cessate il fuoco. Quella proposta è stata avanzata da Francia e Stati Uniti, ma il primo ministro non ha risposto nemmeno a questa. Contrariamente alle affermazioni relative a una direttiva di attenuazione dei combattimenti nel nord, il premier ha dato istruzioni alle Forze di Difesa Israeliane (IDF) per proseguire battaglie con piena forza e secondo i piani prestabiliti", è quanto riporta un comunicato del suo ufficio. "Inoltre, le operazioni a Gaza continueranno fino a quando tutti gli obiettivi della guerra non saranno raggiunti".

In effetti, l’invito al cessate il fuoco è stato sollevato da alleati come gli Stati Uniti e la Francia, dopo tre giorni di bombardamenti intensi che hanno causato oltre 600 vittime. Joe Biden ed Emmanuel Macron hanno esortato per un accordo che stabilisca una sicurezza duratura e permetta il rientro dei civili nelle loro abitazioni, avvertendo che il conflitto ha il potenziale di espandersi ulteriormente.

Durante la notte, le forze israeliane hanno intensificato i raid, attaccando circa 75 obiettivi di Hezbollah in varie località, inclusi depositi di armi e infrastrutture militari. Il ministero della Salute libanese ha confermato almeno tredici morti, fra cui civili e combattenti, ma non ha fornito dettagli specifici. In particolare, in un attacco contro la città di Yunein, sono state segnalate almeno nove vittime.

Le tensioni all’interno del governo israeliano sono palpabili. I membri di destra hanno esortato Netanyahu a rifiutare qualsiasi offerta di tregua, sostenendo che ciò permetterebbe a Hezbollah di riarmarsi e riorganizzarsi. Il ministro delle Finanze, Bezalel Smotrich, ha espresso la necessità di un'azione decisiva per eliminare Hezbollah.

D'altro canto, l'opposizione, rappresentata da Yair Lapid, ha invitato a considerare la proposta di cessate il fuoco franco-americana, ma solo per un periodo limitato per consentire il recupero dei residenti del nord, pur mantenendo ferme le promesse di sicurezza per Israele.

Intanto, Hezbollah ha pubblicato un video in cui afferma di aver lanciato un missile balistico con una testata di 500 kg. Il missile, intercettato dal sistema di difesa David's Sling, evidenzia l’escalation della situazione pericolosa nella regione. L'organizzazione ha rivendicato di aver mirato al quartier generale del Mossad, aumentando le tensioni e il clima di incertezza.

Le prospettive per una risoluzione pacifica sembrano al momento molto lontane, mentre la popolazione civile, già provata, continua a subire le conseguenze di questa escalation senza precedenti.