Israele-Hamas: Rivelazioni Shock e Strategia di Governo
2025-04-21
Autore: Maria
Israele contempla arresto di massa dei terroristi rilasciati
Israele sta preparando una mossa audace contro Hamas: l’arresto di massa dei terroristi rilasciati durante l'accordo di tregua in cambio degli ostaggi. Fonti affermano che gli sforzi per riattivare queste detenzioni, soprattutto per coloro che sono tornati in Cisgiordania e a Gerusalemme Est, sono stati discutibili nelle riunioni del governo. Nonostante i ministri, in particolare il falco Bezalel Smotrich, stiano premendo affinché la questione venga ripresa, le autorità di sicurezza avevano precedentemente bocciato l’idea. Ora, questa proposta tornerà sul tavolo della discussione domani, come riportato da Channel 12.
Iran accusa Israele di sabotare i colloqui nucleari con gli Stati Uniti
L'Iran ha lanciato gravi accuse contro Israele, sostenendo che Tel Aviv sta cercando di "indebolire" i negoziati in corso con gli Stati Uniti riguardo al programma nucleare di Teheran, un tema delicato nella relazione con l'Occidente. Esmaeil Baqaei, portavoce del ministero degli Esteri iraniano, ha dichiarato che Israele sta formando una coalizione per ostacolare il processo diplomatico.
Baqaei ha poi rimarcato l'incoerenza della posizione israeliana, sottolineando come un paese che si era presentato come il promotore del dialogo nucleare si stia trasformando nel suo più grande oppositore. Ha anche criticato le recenti dichiarazioni di John Kerry, l'ex Segretario di Stato americano, che ha promesso di limitare l'arricchimento dell'uranio iraniano.
Smotrich: il rientro degli ostaggi non è la priorità di Israele
In un'intervista a Radio Galey Israel, il ministro delle Finanze, Bezalel Smotrich, ha suscitato polemiche affermando che il ritorno degli ostaggi è importante, ma non l'obiettivo principale del governo. "Se vogliamo distruggere Hamas per evitare un altro 7 ottobre, dobbiamo essere realistici: Hamas non può rimanere a Gaza", ha detto.
Accuse di esecuzioni sommarie a Gaza
La Protezione Civile palestinese ha denunciato delle "esecuzioni sommarie" da parte dell'esercito israeliano durante un attacco contro paramedici della Mezzaluna Rossa a Gaza. Questa dichiarazione contraddice un'indagine interna dell’IDF che ha tentato di placare le critiche sull'operato militare. Mohammed Al-Moughair, funzionario della Protezione Civile, ha affermato che le prove visive supportano l'accusa di esecuzioni.
Tensioni tra Netanyahu e Shin Bet
Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha cercato di influenzare il capo dello Shin Bet, Ronen Bar, per evitare un ricorso contro il suo licenziamento, accusato di grave crisi di fiducia. Nonostante il governo avesse votato all'unanimità il suo allontanamento, l'Alta Corte ha sospeso la decisione. Bar ha tempestato di accuse Netanyahu, parlando di tentativi di coercizione.
Israele nega l'ingresso a parlamentari francesi
In un colpo di scena, Israele ha revocato i visti per 27 parlamentari francesi di sinistra a pochi giorni dalla loro visita programmata. Secondo quanto riportato, la decisione è stata presa per motivi di sicurezza, in base a una legge che consente l'espulsione di chi potrebbe agire contro lo stato.
Bilancio drammatico a Gaza
Le violenze nei bombardamenti israeliani hanno causato 44 morti e 145 feriti nelle ultime 24 ore, secondo il Ministero della Salute palestinese, che riporta un totale drammatico di oltre 51.000 morti dall'inizio del conflitto. L’esercito israeliano ha riconosciuto dei "fallimenti professionali" nella sua conduzione delle operazioni, ammettendo errori in un attacco che ha colpito 15 operatori di emergenza.
Questa cruenta situazione ha suscitato preoccupazioni internazionali e la necessità di rivedere le strategie operative in corso, mentre gli scontri continuano a mietere vittime tra la popolazione.