
Israele Pianifica Nuove Strategie per Occupare Gaza: Emergenza Umana in Corso
2025-03-25
Autore: Marco
Israele sta attuando un nuovo piano militare volto a riprendere il controllo e governare Gaza, dopo il ritiro avvenuto due decenni fa. Secondo il Financial Times, l'ipotesi di un'occupazione militare israeliana sta acquisendo serietà, specialmente dopo il ritorno di Donald Trump sulla scena politica americana. "La precedente amministrazione voleva porre fine alla guerra. Trump vuole che la vinciamo", ha dichiarato un funzionario israeliano in forma anonima. Un alto ufficiale della riserva militare ha avvertito di prepararsi per mesi di "combattimenti, vittoria e poi amministrazione".
Il piano prevede il trasferimento di circa 2,3 milioni di abitanti di Gaza nella zona costiera di al-Mawasi, descritta da Israele come una "zona umanitaria". Tuttavia, esperti militari hanno espresso dubbi sulla fattibilità, suggerendo che sarebbero necessarie almeno quattro divisioni dell'esercito, pari a circa 40.000 soldati, per mantenere un controllo duraturo su Gaza. Il ministro degli Esteri Gideon Saar ha affermato che il gabinetto di sicurezza non ha ancora preso una decisione definitiva riguardo al piano di occupazione.
Nel frattempo, un tragico bilancio di almeno 23 palestinesi, inclusi sette bambini, è stato riportato a seguito degli attacchi israeliani che hanno colpito il sud e il centro della Striscia di Gaza. Al Jazeera ha confermato queste notizie basandosi sulle testimonianze dei propri reporter presenti sul posto. Le Forze di Difesa Israeliane (Idf) hanno inoltre confermato operazioni in Siria, colpendo le basi militari di Tadmur e T4, per eliminare ciò che definiscono "minacce alle comunità israeliane".
Parallelamente, l’IDF ha emesso un ordine di evacuazione per i residenti di Jabalia, nel nord di Gaza, in previsione di attacchi di rappresaglia dopo il lancio di razzi verso comunità nel sud di Israele. L'ordine è stato comunicato tramite i canali ufficiali dell'esercito.
A Gaza, la Mezzaluna Rossa palestinese ha denunciato attacchi da parte delle forze israeliane contro le proprie ambulanze, specificando che quattro veicoli e dieci membri del personale impegnati in aiuti umanitari sono stati presi di mira. "Condanniamo fermamente questi attacchi, avvenuti dopo il bombardamento di al Hashashin a Rafah", ha dichiarato l'organizzazione su piattaforme social. È stata segnalata la perdita di contatto con il team da oltre un giorno, e il loro destino rimane incerto.
Questa escalation nel conflitto ha sollevato preoccupazioni a livello globale, con diverse organizzazioni internazionali che invocano misure di emergenza per affrontare la crisi umanitaria in corso. Le tensioni continuano a crescere senza apparente via d'uscita, e la comunità internazionale osserva con crescente apprensione.